L'ATENEO
Ilaria Sula, la studentessa ternana vittima di femminicidio
L'Università Sapienza di Roma si costituirà parte civile nel processo penale per il femminicidio della studentessa Ilaria Sula, 22enne ternana, uccisa dall'ex fidanzato Mark Antony Samson il 26 marzo 2025. Il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione della Sapienza, si legge in una nota, riuniti in seduta congiunta con il Collegio dei Direttori di Dipartimento, hanno fatto il punto sulle azioni messe in campo dall’Ateneo per prevenire e contrastare tutte le forme di violenza, superando stereotipi e pregiudizi legati al genere.
All’indomani della tragica morte di Ilaria Sula, studentessa della Sapienza vittima di femminicidio, la rettrice Antonella Polimeni aveva convocato la riunione collegiale degli organi di governo per ribadire l’impegno dell’Ateneo sul tema e realizzare ulteriori interventi affinché l’università sia sempre più un luogo sicuro e protetto per tutte le persone che studiano e lavorano, anche di segnalare eventuali episodi di discriminazione o violenza. Gli organi di governo hanno dunque approvato la costituzione di parte civile dell’Ateneo nel processo penale sul femminicidio di Ilaria Sula.
Dal Centro antiviolenza alla Consigliera di fiducia, dalle attività di counseling psicologico alle carriere alias, dai percorsi formativi come “la cassetta degli attrezzi contro la violenza di genere” agli organi di segnalazione, come i Garanti delle Studentesse e degli Studenti, diverse sono le figure e le iniziative previste dalla Sapienza per favorire le segnalazioni e l’adozione delle misure di cui l’Ateneo si è dotato nel corso di questi ultimi anni per favorire l’inclusione e contrastare discriminazioni e molestie.
Sapienza ha inserito queste policy in un quadro organico e strutturato all’interno del proprio Gender Equality Plan. Giunto a compimento il Piano del triennio 2022-24, rendicontato in una conferenza di Ateneo nello scorso marzo, il Piano attualmente vigente prevede un insieme di 10 obiettivi e 22 azioni strategiche, il cui svolgimento è oggetto di costante monitoraggio. Contestualmente alla presentazione del Gep 2025-2027, Sapienza ha proposto per l’approvazione l’Equity plan di Ateneo che definisce e amplia ulteriormente l’“ecosistema” su cui intende basare le proprie policy per l’equità inserendole in una prospettiva intersezionale, capace di tenere conto che le diverse forme di discriminazione si potenziano vicendevolmente. L’Equity Plan introduce nell’azione di Sapienza ulteriori 16 azioni; tra queste, indagini sistematiche per l’analisi dei fenomeni di discriminazione, abuso e molestie in Ateneo.
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