Il caso
L'uomo spesso si appostava e pedinava l'ex compagna
Un sessantenne ternano è stato arrestato dalla squadra volante in flagranza differita per il reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna.
L’uomo, oltre a essere già stato ammonito per il reato in questione, era stato scarcerato un mese prima dopo che nei suoi confronti erano state applicate anche numerose misure restrittive, tra cui gli arresti domiciliari ed il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico.
Una volta uscito dal carcere ha ripreso le condotte persecutorie nei confronti della donna, realizzando un’escalation che ha condotto la squadra volante della Questura di Terni, diretta dal dottor Barile, ad effettuare, grazie alle modifiche normative introdotte dal legislatore, un arresto in flagranza differita in virtù del materiale telematico ed informatico che è stato acquisito e in base al quale emergevano le vessazioni e le condotte persecutorie perpetrate dall’uomo.
Quest'ultimo, oltre ad attendere insistentemente la donna presso la sua abitazione ed i luoghi da lei abitualmente frequentati, l’ha cercata al telefono con una serie innumerevole di chiamate in un arco temporale brevissimo. La donna, spaventata dal comportamento dell’uomo, si è rivolta agli operatori della squadra volante che, in modo tempestivo, hanno garantito la sua incolumità e, dopo aver acquisito una serie di riscontri, hanno proceduto all’arresto. Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato condotto presso la locale casa circondariale di vocabolo Sabbione.
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