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Il saluto dei colleghi

Terni, il capo di gabinetto della Questura Giuseppe Taschetti lascia la polizia dopo 40 anni e va in pensione

Ha lavorato a lungo a Terni, sua città natale, confermandosi come un importante punto di riferimento per i colleghi e per l'intera comunità locale

Antonio Mosca

30 Aprile 2025, 21:24

questura polizia pensione terni

Il vicequestore Giuseppe Taschetti e, a destra, il questore Luigi Mangino

Ultimo giorno di lavoro, martedì 29 aprile, per il dottor Giuseppe Taschetti. Lo storico capo di gabinetto della Questura di Terni ha voluto salutare tutti i colleghi. Da oggi, mercoledì 30 aprile, sarà in pensione dopo una lunga carriera in polizia e molti anni passati proprio in Questura, nella sua città natale, dove è stato sempre molto apprezzato per il suo lavoro. Il questore, Luigi Mangino, i funzionari e tutti i poliziotti lo hanno abbracciato e non sono mancati momenti di commozione per i tanti ricordi condivisi con la famiglia della polizia.

Il vicequestore, dottor Giuseppe Taschetti, avendo raggiunto i 60 anni di età, ha lasciato la polizia di Stato, dopo una vita passata, per la maggior parte, nella Questura di Terni. Ternano di nascita, entra nella polizia di Stato nel 1985, a 20 anni, come agente ausiliario di leva, al Primo Reparto Mobile di Roma; dopo 5 anni, torna a Terni, dove presta servizio alla polizia postale. Nel 1994, avendo superato  il concorso da ispettore, viene trasferito a Milano, per poi tornare a Terni, dove viene assegnato all’Ufficio Minori come dirigente, un incarico molto delicato, in cui, in 7 anni, tratta oltre 1.600 casi di disagio minorile. Quando supera anche il concorso da commissario, viene trasferito a Piacenza, dove dirige l’Ufficio Volanti e poi al commissariato di Fermo come dirigente. Nel 2010, torna Terni, dove va a dirigere prima l’Ufficio Personale, poi l’Ufficio Immigrazione e l’Ufficio Volanti, fino al 2016 quando viene nominato Capo di Gabinetto della Questura, incarico che ha ricoprirà fino alla pensione.

Innegabile la sua dedizione al lavoro, che ha fatto di lui sempre un punto di riferimento, non solo per il personale della Questura e per i questori che si sono avvicendati negli anni, che hanno fatto tesoro della sua esperienza, ma anche per tutta la comunità ternana, che si è rivolta a lui, certa che avrebbe trovato una persona disponibile e che avrebbe fatto del tutto per venire incontro alle esigenze rappresentate.

Numerosi gli incontri nei centri di aggregazione sociale, per informare le persone più anziane sui comportamenti da adottare in caso di truffe o di raggiri; la sua empatia e la sua naturale simpatia, hanno sempre superato le eventuali barriere formali tra polizia e cittadini.

Numerosi anche i suoi interventi, alcuni anche quando era libero dal servizio, nella lotta ai reati predatori, che lo hanno portato ad individuare e a far arrestare vari criminali, gravati da numerosi precedenti, in particolare reati contro il patrimonio, uno su tutti, l’arresto del cittadino straniero resosi responsabile dell’efferato omicidio di Davide Raggi. La sua presenza è stata costante, come dirigente, anche agli incontri del Gos, Gruppo operativo sicurezza, l’organismo che si occupa della pianificazione e gestione della sicurezza in eventi pubblici di grande affluenza, come partite di calcio; altrettanto presente nelle operazioni di organizzazione e gestione delle rimozioni degli ordigni bellici in tutta la provincia ternana ed in ogni evento di ordine pubblico.

Ma aldilà delle innegabili qualità professionali e della profonda conoscenza del territorio, il dottor Giuseppe Taschetti è stato un dirigente, che ha mostrato una profonda capacità di comprensione per i suoi collaboratori, che oggi lo hanno salutato, in un momento conviviale in questura e che hanno avuto per lui parole di sentito ringraziamento per l’esempio che ha rappresentato per tutti.

Un fortissimo attaccamento al lavoro, un amore grande per la sua città e per la sua questura, sentimenti che sono stati illustrati dal Questore di Terni, Luigi Mangino, nel discorso di commiato, che ha augurato al drottor Taschetti un buon inizio di questa nuova fase della sua vita, con la certezza di aver ben lavorato e soprattutto, con il suo esempio, di avere ben seminato.

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