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Il caso

Terni, dà fastidio ai clienti di un bar del centro e si scaglia contro i carabinieri. Giovane bloccato con il taser e arrestato

L'immigrato è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, sottoposto a sequestro, che era nascosto dietro la schiena, tra la cinta e i pantaloni, proprio dove aveva portato la mano quando aveva aggredito i militari dell'Arma

Antonio Mosca

11 Aprile 2025, 12:45

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I carabinieri hanno usato il taser per bloccare il 26enne

A Terni, nel tardo pomeriggio di mercoledì 9 aprile, i carabinieri della sezione radiomobile hanno tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale aggravata un 26enne egiziano, regolare sul territorio nazionale, gravato da precedenti penali. Dopo una segnalazione giunta alla centrale operativa per la presenza di una persona che infastidiva gli avventori di un bar di corso Tacito, una pattuglia dell’Arma è intervenuta in zona, insieme ad un equipaggio della polizia locale di Terni, intercettando un giovane corrispondente alla descrizione fornita all’altezza dell’incrocio con via Faustini.

Alla richiesta dei documenti, l’uomo, apparso in evidente stato di ubriachezza, ha iniziato ad inveire e minacciare di morte i militari dell'Arma, avvicinandosi agli stessi in modo aggressivo, come a cercare uno scontro fisico; nonostante le numerose esortazioni a  tranquillizzarsi ed a consentire l’identificazione, il giovane non ha cambiato la sua condotta ed anzi ha lasciato intendere di avere con sé un’arma e di essere pronto ad estrarla, inducendo così i militari ad immobilizzarlo prima con l’utilizzo del taser (la pistola ad impulsi elettrici in dotazione) e poi con le manette.

Sottoposto a perquisizione, l'immigrato è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 17,5 centimetri, con lama appuntita di 7,5 centimetri, sottoposto a sequestro, che era nascosto dietro la schiena, tra la cinta e i pantaloni, proprio dove aveva portato la mano quando si era scagliato contro i militari.

Pertanto il giovane è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale aggravata e porto di oggetti atti ad offendere e trasferito nel carcere di vocabolo Sabbione in attesa del giudizio direttissimo che si è tenuto nella mattinata di venerdì 10 aprile. Il giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

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