Cronaca
Il 26enne è stato arrestato in flagranza dalla polizia
Evade dai domiciliari, si reca in un bar e aggredisce un cliente. Protagonista un nordafricano 26enne arrestato in flagranza martedì scorso dagli agenti del commissariato di Foligno, guidato dal vicequestore Adriano Felici, per i reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo, già gravato da numerosi pregiudizi di polizia per i reati di rissa, lesioni personali, percosse, oltraggio a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza - è stato intercettato dai poliziotti all'esterno di un bar folignate dove, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, si era arbitrariamente recato aggredendo per futili motivi un avventore.
La vittima, oltre a ricevere esplicite minacce di morte, era stato colpito con un pugno al volto riportando lesioni non gravi.
Al loro arrivo presso l'esercizio pubblico, i poliziotti hanno rapidamente ricostruito quanto accaduto, dopodiché hanno intercettato il 26enne, il quale, dopo aver invano tentato di fuggire, ha opposto loro resistenza, venendo comunque contenuto e condotto in Commissariato. Anche negli uffici di polizia, l'uomo ha nuovamente opposto resistenza agli agenti, che a fatica sono riusciti a ricondurlo alla calma.
Sottoposto a perquisizione personale, il 26enne è stato anche trovato in possesso di un piccolo quantitativo di cocaina detenuto per uso personale.
Pertanto, ricostruita compiutamente la dinamica dell'episodio e redatti gli atti di rito, il giovane maghrebino è stato arrestato in flagranza con le accuse di evasione e resistenza a pubblico ufficiale
L'uomo è stato anche denunciato per i reati di lesioni personali e minacce gravi - in ragione di quanto commesso all'interno del bar - e sanzionato amministrativamente per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
Su disposizione del pubblico ministero di turno, il 26enne è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Commissariato di Foligno, in attesa di essere giudicato per direttissima.
L'indagato dev'essere presumersi innocente sino alla sentenza definitiva di condanna.
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