L'ULTIMO SALUTO
La commozione di Tedesco al Curi (foto Giancarlo Belfiore)
La salma di Renzo Luchini su dischetto del calcio di rigore davanti alla Curva Nord. Un freddo pomeriggio di dicembre dà l’ultimo saluto allo storico massaggiatore del Perugia, che si è arreso di fronte alla battaglia più dura, quella contro la malattia. A rendere omaggio al buon Renzo c’è tutto il Perugia Calcio: la dirigenza, la prima squadra e il settore giovanile. Poi tanti gli ex grifoni: Franco Vannini, Claudio Tinaglia, Mauro Amenta, Marco Gori, Giampiero Molinari, Serse Cosmi, Andrea Camplone, Gianluca Atzori, Graziano Vinti, Fabrizio Nofri, Gianluca Comotto, Andrea Mazzantini, Pasquale Rocco, Roberto Goretti, Alessio Benedetti, Luca Grilli, Andrea Zanchi, Carlo Valentini, Salvatore Bagni, Marco Taccucci, Federico Giunti, Marco Bonaiuti, Aleandro Rosi, Michele Tardioli.
Presenti anche gli ex dirigenti: Roberto Damaschi, Alvaro Arcipreti, Mauro Lucarini e Francesco Ghini. Vicini al feretro i familiari, con in testa il figlio Riccardo, la moglie Ornella e il fratello Rino. A celebrare il rito religioso Don Mauro Angelini, cappellano del Perugia Calcio, che nell’omelia ha sottolineato il grande spessore umano dell’amico Renzo. “Non è stato solo un massaggiatore ma un punto di riferimento sul piano umano. È passato prima dall’essere un fratello, poi un padre e infine un nonno di tanti ragazzi che hanno vestito la maglia del Grifo. Un uomo mite con un cuore grande. Nei giorni in ospedale, quasi in un disegno del destino, Renzo è stato nella camera 8. Un numero che lo ha sempre riportato a Renato, quel giocatore che ha raccolto privo di vita in campo e che portava sempre nel cuore. Lui voleva la maglia del Perugia con il numero 8 e la scritta Renzo: oggi è con lui”.
Nel ricordo di Renato e dell’amicizia che li legava, Don Mauro ha voluto che fosse proprio Sabrina Curi a leggere le scritture. Poi spazio a Giovanni Tedesco, profondamente commosso e autore di un discorso profondo e toccante, che ha rischioso tutto il bene che ha caratterizzato il loro rapporto. Il feretro di Luchini è stato poi portato sotto la Nord per l’omaggio dei tanti tifosi che gli hanno voluto rendere omaggio. Renzo nel cuore di Perugia e del Perugia Calcio.
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