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CALCIO SERIE C

Gubbio e la nuova curva, l'uomo del derby ha detto sì

Luca Mercadini

08 Settembre 2025, 18:37

Gubbio e la nuova curva, l'uomo del derby ha detto sì

Signorini svetta in area e segna il gol del pareggio

Nel calcio ci sono storie che meritano di essere raccontate. Una di queste porta il nome di Andrea Signorini, capitano del Gubbio e difensore centrale di lungo corso. Un ruolo, il suo, che non regala grandi numeri sotto porta. Eppure, quando si parla di derby con il Perugia, il destino sembra divertirsi a scrivere un copione diverso.

Negli ultimi tre incroci casalinghi al Barbetti, Signorini ha trovato la rete per tre volte. Un bottino sorprendente per un difensore, ma ancora più significativo se si pensa al valore delle sfide. Il ricordo più vivo resta la doppietta del 2020, in piena pandemia: due gol che regalarono ai rossoblù un successo storico, il primo dopo 73 anni di digiuno contro i Grifoni. Non un giorno qualunque: quel 3-2 arrivò proprio nel giorno del compleanno di suo padre Gianluca, indimenticato capitano del Genoa, scomparso nel 2002 a causa della SLA.

Cinque anni dopo, la storia si è ripetuta. Stavolta non una doppietta, ma un gol che è valso l’1-1 finale, firmato da Signorini dopo il vantaggio biancorosso di Riccardi. Una rete dal peso specifico notevole, perché arrivata davanti a uno stadio pieno e partecipe, a differenza di quella esultanza forzatamente a porte chiuse del 2020. “La dedica è tutta per i tifosi – ha dichiarato Signorini dopo l’ultimo gol –. Segnare è stato bello, stavolta non era deserto. Esultare a porte chiuse non è la stessa cosa. Vedere il Barbetti con così tanta gente è qualcosa di speciale”.

Parole che sono andate oltre il campo, trasformandosi in un messaggio d’amore per la città e per chi la sostiene. Da qui l’idea, buttata lì con un sorriso ma capace di toccare un nervo scoperto: “Perché non costruire una curva come quella dei tifosi ospiti? È lunga la strada per andare a esultare là in fondo…”.

Una battuta? Forse. Ma in realtà Signorini ha rimesso al centro una questione che da oltre dieci anni divide e, allo stesso tempo, unisce tutti: la nuova curva del Barbetti. Se ne parla da tempo immemore, la chiedono i tifosi, la reclama la società, la sostiene l’amministrazione comunale, proprietaria dell’impianto. Ora c’è anche la benedizione dell’“uomo derby”, che con i suoi gol al Perugia si è ritagliato un posto speciale nel cuore dei sostenitori rossoblù. Nessuno sembra contrario, ma per ora il progetto resta in sospeso. Un’idea che aleggia come un sogno di fine estate, rilanciato con forza da uno dei simboli della squadra di mister Di Carlo. Chissà che questa volta, sospinti dall’entusiasmo e dal carisma del loro capitano, i sogni non trovino davvero la strada per diventare realtà. In Argentina la chiamano mistica, da noi è più semplicemente il destino che può diventare realtà.

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