CALCIO
Il Perugia Calcio ha lanciato la campagna abbonamenti per la stagione 2025-2026 dal titolo Vamos Grifo. Ad annunciarlo sui social in presidente Javier Faroni: "Il primo abbonato non poteva che essere lui... il nostro presidente" - scrive il club biancorosso.
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Nei pochi secondi di video spunta un'anteprima del nuovo kit della prossima stagione: "Ciao amici, con la nostra nuova maglia della prossima stagione voglio invitarvi al curi - esordisce il presidente Faroni - andate fare l'abbonamento. Forza Grifo".
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Le righe rosse su fondo bianco su colletto e maniche, la semplicità della tinta unita: la nuova casacca per la stagione 2025-2026 ricorda la storica maglia indossata da Paolo Rossi nella Serie A 1979-1980, l'unico anno in biancorosso per Pablito - in cui l'attaccante collezionò 13 reti in 28 presenze.
La divisa del 1979-1980, oltre a essere legata al nome di Paolo Rossi, fu la prima a rompere uno storico tabù in Serie A: il Perugia, in quella stagione, divenne il primo club italiano ad applicare un marchio pubblicitario sulle proprie maglie - il pastificio Ponte. Artefice di ciò fu l'allora presidente del Grifo Franco D'Attoma il quale, per reperire i 700milioni necessari per il prestito di Pablito, si accordò con il gruppo alimentare Buitoni-Perugina dal quale ne ottenne 400. In cambio, il logo del loro pastificio doveva comparire sulle casacche dei giocatori.
Rossi con il giubbino griffato del Perugia
Dal momento che la FIGC non contemplava ancora la presenza di un logo diverso da quello del fornitore tecnico, per evitare sanzioni il club perugino mascherò la sponsorizzazione con il nome di un maglificio creato ad hoc: la Ponte Sportswear. La maglia debuttò in occasione dell'esordio casalingo in Coppa Italia contro la Roma. Ironia della sorte, Paolo Rossi fu l'unico giocatore a non poter sfoggiare il marchio, a causa di un precedente accordo commerciale siglato a livello personale.
La storia della maglia della stagione 1979-80 non finisce qui. Il 14 ottobre 1979, in occasione della sfida tra Perugia e Milan al Curi, la casacca biancorossa fu protagonista di un episodio insolito. Il club rossonero - campione d'Italia - arrivò in Umbria senza le proprie divise, dimenticate al centro sportivo. Il club perugino, al fine di consentire il regolare svolgimento della partita, prestò alla squadra meneghina la propria terza maglia, di colore blu. Le due squadre scesero in campo entrambe con il Grifo sul petto.
Ironia della sorte: in questa occasione il diavolo giocò la sua unica partita della stagione senza lo scudetto cucito sulla maglia, che avevano conquistato nel campionato precedente proprio contro il Perugia - quello dei miracoli.
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