Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Basket

L'Italia di Lorela Cubaj sfida la Francia per tornare a casa con il bronzo

La Nazionale azzurra si affida al centro nata a Terni e a Zandalasini, colonne portanti della squadra

Lorenzo Fiorucci

29 Giugno 2025, 00:05

L'Italia di Lorela Cubaj sfida la Francia per tornare a casa con il bronzo

Lorela Cubaj è diventata la vera trascinatrice dell’Italia che domenica 29 giugno 2025, alle 16.30, giocherà per il bronzo all’Europeo femminile di basket in Grecia contro la Francia vice campione olimpica.
Le azzurre arrivano a giocarsi il terzo gradino del podio, dopo aver perso in semifinale contro il Belgio detentore del titolo che è scappato nel secondo e terzo quarto trascinato da Vanloo e Meesserman, ma non aveva fatto i conti con il pivot ternano e le sue compagne, che hanno sfiorato l’impresa.

Nell’ultimo quarto, sotto di 14, le azzurre hanno dato spettacolo. Cubaj è stata immensa sotto canestro. In difesa ha tirato giù nove rimbalzi, trasformandoli in palloni d’oro che Fassina ha utilizzato a dovere per infiammare la retina dalla lunghissima. Poi Pan si è unita alla compagnia.
Per il sorpasso è salita ancora in cattedra la leonessa ternana Cubaj che si è presa anche l’altra metà del campo e con quattro punti di fila, ha portato a +3 le azzurre (60-57) siglando il 17-0 che resterà negli annali.


Belgio piegato, ma non spezzato. Pareggia con 190 secondi da giocare. Controsorpasso delle campionesse in carica, ma Verona fa 62-62, Pan sbaglia due liberi, ma Fassina intercetta palla e con un coast to coast imperioso, riporta l’Italia avanti: 64-62 a 26 secondi e 7 decimi dalla fine. Il Belgio prepara un ottimo attacco e Deleare libera in angolo, mette la tripla che taglia le gambe alle azzurre: 64-65 a 17” e 8 decimi dall’ultima sirena. Anche Capobianco disegna una bella rimessa ben eseguita, ma il tiro di Verona da tre non ha fortuna. Si spegne il sogno della finale per l’Italia, ma resta l’orgoglio per aver giocato alla pari contro le campionesse.


Resta indelebile un’altra grande prova di Lorela Cubaj. La portacolori della Reyer Venezia ormai è il pilastro della squadra, leader tecnico ed emotivo. Lei dà la carica, le compagne la seguono: 13 punti, 9 rimbalzi in difesa e 1 in attacco, 21 di valutazione. Alla fine è ancora la migliore come nella vittoria contro la Turchia che ha rimesso l’Italia fra le quattro potenze europee del basket femminile. Come 30 anni fa, quando le azzurre vinsero l’argento a Brno. Adesso c’è da raccogliere le forze, soprattutto mentali per dimenticare l’amarezza e presentarsi a testa alta (il motto è di Cubaj) nella finale per il bronzo con la Francia, battuta dalla Spagna per 65-64. “Sono triste? Certo che lo sono, abbiamo perso”. Parole e musica del ct Andrea Capobianco.

“Abbiamo qualche rimpianto? Sì, per i 12 punti facili concessi al Belgio nel primo tempo. In quel momento ho chiamato time out e chiesto alle ragazze di giocare a pallacanestro, anzi di giocare la nostra pallacanestro. Ho il cuore pieno di orgoglio per quello che hanno fatto contro il Belgio e nel corso dell’Europeo e per tutti i giorni di raduno. Allenare questo gruppo è un privilegio incredibile. Siamo tra le prime quattro d’Europa, domenica ci giochiamo il bronzo con la Francia e la cosa incredibile è che siamo qui con le lacrime agli occhi per non aver vinto. Vorrei che queste prestazioni arrivassero al cuore di chi ci ha guardato perché veramente stiamo andando oltre i nostri limiti. Quello che avevo chiesto il 17 maggio a Roma, al termine del primo allenamento”.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie