L'addio
Una maglia del Perugia sul feretro
C’erano proprio tutti, dentro la chiesa di Santa Maria di Colle, a Perugia, per salutare Mimmi Mazzetti ed abbracciare la moglie Francesca, oltre a tutta la famiglia, con la nipote Valeria, figlia di Luciano, scomparso poco più di un anno fa, che ha fatto, alla fine, una toccante orazione funebre. Per lo zio Mimmi, per papà Luciano e naturalmente per nonno Guido.
Una vita spesa per il Perugia, come testimoniato dalla bara ricoperta con la maglia e sciarpa del Grifo.
Per questo, alla cerimonia officiata da don Pietro Ortica, oltre a parenti, amici ed ex colleghi di tutte le tv private perugine, che Mimmi ha attraversato orizzontalmente,oltre alla delegazione della società targata Faroni, con il capitano Gabriele Angella, il team manager Massimiliano Rossi e l’addetto stampa Francesco Baldoni, oltre a Claudio Giulietti del Museo del Grifo, in rappresentanza di tutti i tifosi, si sono avvicinati a Francesca anche gli ex compagni nelle giovanili del Grifo, nonché giocatori del sor Guido, come Paolo Flamini, Luciano Ghirga, Bongo Boranga, Claudio Tanaglia, Eros Lolli.
E poi Walter Novellino e Franco Vannini, Marcello Castellini, Luciano Mancini, Marcello Pasquino, Pino Roma, gli ex diesse Alvaro Arcipreti e Marco Scarpelloni, Francesco Ghini, Federico Cherubini, attuale amministratore delegato del Parma, ma soprattutto ex giocatore del Bastia allenato da Mimmi che sfiorò la promozione in serie D.
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