Cronaca
La polizia stradale ha sorpreso i due giovani lungo l'autostrada mentre viaggiavano in direzione Sud
Due spoletini di 21 e 24 anni sono stati presi lungo l’autostrada del Sole con un chilo di hashish. A fermarli gli uomini della polizia stradale di Roma Nord, mentre viaggiavano in auto in direzione Sud, per fare verosimilmente rientro in città dove, con ogni probabilità, avrebbero piazzato l’hashish di cui si erano approvvigionati nella capitale. I panetti di “fumo” sono stati trovati all’interno dell’abitacolo, sistemati in un’unica borsa che i due ragazzi avevano poi nascosto sotto uno dei due sedili anteriori dell’auto.
Entrambi sono stati portati negli uffici della polizia stradale di Roma Nord, dove per il ventunenne è scattato l’arresto, col pm della Procura di Rieti che gli ha concesso i domiciliari in attesa di comparire davanti al giudice, mentre per il ventiquattrenne, a cui è stata riconosciuta una posizione più marginale nel traffico di droga, è scattata la denuncia a piede libero. I panetti di “hashish” sono stati sequestrati e inviati in laboratorio per le analisi di prassi, ma secondo le stime è verosimilmente che il chilo di “fumo”, se spacciato al dettaglio, quindi in piccole dosi, avrebbe potuto fruttargli fino a 10-11 mila euro.
L’arresto del giovane è stato poi convalidato dal gip del tribunale di Rieti, che ha deciso di rimetterlo in libertà con l’obbligo di firma negli uffici del commissariato. Una misura cautelare, questa dell’obbligo di firma, di cui il ventunenne era già gravato da pochi giorni nell’ambito di un’altra indagine, stavolta coordinata dalla Procura di Spoleto. Sì, perché il ragazzo pizzicato in A1 con un chilo di hashish è uno dei tre giovani arrestati e portati in carcere alla fine del giugno scorso con l’accusa di tentato omicidio in relazione alla spedizione punitiva compiuta ai danni di un coetaneo spoletino picchiato, prima nei giardini della scuola media Pianciani e poi in un capannone abbandonato, con un pezzo di crick e col calcio di una pistola mai trovata.
Il ventunenne è stato scarcerato pochi giorni dopo l’arresto dal tribunale del Riesame di Perugia, che ha anche riqualificato nel più lieve lesioni personali il reato contestato per la spedizione punitiva. Una decisione, questa dei giudici del capoluogo umbro, che è stata bocciata dalla Cassazione, a cui aveva presentato ricorso il procuratore capo di Spoleto, Claudio Cicchella, per difendere, riuscendoci, l’accusa più grave di tentato omicidio. Per questo lo scorso 14 gennaio il caso del ventunenne a questo punto nuovamente per tentato omicidio è tornato davanti al Riesame che, prendendo atto della pronuncia della Cassazione, due giorno dopo ha disposto per l’indagato la misura cautelare dell’obbligo di firma quotidiano dai carabinieri. Nonostante ciò il ragazzo si è messo in macchina per andare a Roma a prendere un chilo di hashish.
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