CRONACA
Sono trascorsi 8 anni da quella tragica mattina del 30 ottobre 2016. Alle ore 7.40, l'Umbria è stata svegliata da una scossa di magnitudo 6.5, la più forte registrata nel paese dal terremoto dell'Irpinia nel 1980. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera (Macerata).
Oggi, mercoledì 30 ottobre alle ore 7.40, si è tenuta una preghiera in piazza San Benedetto. Presenti anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Norcia Giuliano Boccanera e il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli.
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"La statua di San Benedetto da Norcia e, alle nostre spalle, la Basilica a lui dedicata". Sono le parole del commissario Castelli in un post condiviso sui suoi canali social. "L’edificio - continua - è avvolto da teli e ponteggi che testimoniano una ricostruzione che è realtà concreta anche per questo centro umbro. Il crollo della basilica il 30 ottobre 2016, dopo la terza scossa che colpì il Centro Italia, fu il simbolo di un territorio già pesantemente ferito dal sisma verificatosi nel mese di agosto, un territorio che rimaneva avvolto tra le macerie e da cui doveva trovare la forza di rialzarsi per rinascere. Quella forza è venuta dalle comunità di questi luoghi e dalla loro tenacia abbiamo trovato sostegno anche come istituzioni, per accompagnare in particolare negli ultimi due anni un cambio di passo al necessario nel processo di ricostruzione.
LA RICOSTRUZIONE. "Oggi il 98% delle opere sono state avviate, qui nel @comunedinorcia si stanno ricostruendo la Basilica e il nuovo polo scolastico, oltre all’ospedale. Cantieri in corso anche per l’ospedale del @comunedicascia, per numerosi luoghi di culto, ma anche per gli stabili privati. Il posto migliore in cui vivere lo stiamo costruendo insieme" conclude Castelli.
IL CAMBIO DELL'ORA. La scossa, di magnitudo 6.5, si è verificata proprio nel momento in cui il paese stava passando dall'ora legale all'ora solare. La modifica dell'orario ha avuto un impatto cruciale: i vigili del fuoco, che normalmente avrebbero iniziato il loro turno alle 7:00, si sono trovati in caserma al momento della scossa, invece che all'interno di chiese o edifici pubblici e privati per i sopralluoghi post-sisma. Questo, inoltre, ha permesso ai caschi rossi di essere pronti e disponibili per intervenire immediatamente, evitando di trovarsi già in strada o in situazioni di rischio. Grazie a questa coincidenza temporale, i vigili del fuoco sono stati in grado di attivarsi rapidamente per le operazioni di soccorso e assistenza. Hanno potuto mobilitare squadre specializzate e attrezzature necessarie per affrontare l'emergenza, contribuendo a salvare vite umane e gestire la crisi in modo efficace.
La mattina di 8 anni fa una nuova scossa di terremoto
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) October 30, 2024
colpì il Centro Italia, pochi minuti prima che le squadre del Corpo nazionale si mettessero al lavoro. Quella notte, lo spostamento delle lancette dell'orologio un'ora prima fu una fortunata coincidenza per i #vigilidelfuoco pic.twitter.com/FxzqRdXva2
DANNI E CONSEGUENZE. Il sisma ha causato il crollo della basilica di San Benedetto a Norcia e ha devastato la frazione di Castelluccio di Norcia, con circa il 60% delle abitazioni distrutte. Nonostante la gravità della scossa, non si sono registrate vittime dirette, ma il numero dei comuni danneggiati è salito a 131, e gli sfollati sono stati decine di migliaia.
IMPATTI IDROGEOLOGICI. La scossa ha avuto anche effetti idrogeologici significativi: la portata del fiume Nera è aumentata notevolmente e si è aperta una frattura sul monte Vettore, causando frane e altre alterazioni nel territorio.
CONTESTO SISMICO. Questo terremoto è stato parte di una sequenza sismica più ampia che aveva già colpito l'Italia centrale, iniziata con un evento di magnitudo 6.0 il 24 agosto 2016, che aveva devastato i comuni di Amatrice e Arquata del Tronto, causando 299 vittime. La sequenza sismica ha continuato a manifestarsi con ulteriori scosse nei mesi successivi, aggravando la situazione già critica nelle aree colpite. In sintesi, il sisma del 30 ottobre 2016 ha rappresentato un momento cruciale nella storia recente dell'Italia, evidenziando la vulnerabilità del paese ai disastri naturali e le sfide legate alla ricostruzione e alla sicurezza sismica.
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