Manifestazione per Gaza il 7 giugno a Roma, l'Umbria sarà in prima fila

Il centrosinistra prepara una manifestazione di grande impatto per Gaza. I contatti tra Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni per coordinare l’iniziativa sono continui e l’Umbria si candida a essere anima e location dell’evento. La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi infatti ha lanciato l’idea di ospitare la manifestazione. “Perugia ci sarà e può ospitare il corteo se sarà considerato da tutti utile e fruttuoso” è stata la sua proposta. Ma nelle ultime ore la scelta di Roma (il 7 giugno) è diventata ufficiale in un comunicato congiunto (Pd, M5s e Avs)

Perugia sabato pomeriggio è stata già protagonista con un flash mob nell’acropoli, in piazza della Repubblica. Oltre mille persone, 300 lenzuoli bianchi – simboli silenziosi delle vite spezzate – e un grande striscione con la scritta “50.000 sudari per Gaza”, a denunciare la portata della strage in corso. “È stato un gesto collettivo, semplice ma potentissimo, con cui abbiamo voluto gridare che non si può più restare in silenzio” hanno raccontato gli organizzatori dell’associazione Anima Perugia.
“Si susseguono iniziative ovunque, giorno dopo giorno, segno inequivocabile che in molti sentono il bisogno etico e morale, fortissimo, di fare qualcosa per fermare lo sterminio, la fame e la sofferenza del popolo palestinese. Leggo anche che il direttore di Repubblica Mario Orfeo, da Dogliani, ha parlato della necessità di organizzare una manifestazione nazionale per chiedere la fine dei crimini di guerra a Gaza. Anche Walter Veltroni lancia l’appello dalle pagine del Corriere della Sera. Nicola Fratoianni, uno dei leader di Avs, ha rilanciato questa idea proprio da Perugia. L’altro giorno anche le Ong hanno chiesto una grande mobilitazione. Come sindaca della città di Perugia, città che da decenni è impegnata sui temi della pace, dell’accoglienza e della cooperazione, sento il dovere di mettere a disposizione questo straordinario patrimonio civile” ha sottolineato domenica sera Ferdinandi. “Tacciano le armi: il nostro grido di senta forte e unito oltre ogni confine” ha aggiunto Ferdinandi che, quando si insediò a palazzo dei Priori, inserì nel pacchetto di deleghe quella alla pace affidandola a Lucia Maddoli.

E’ stato durante l’incontro Occhi in Palestina, organizzato a Piccione, frazione di Perugia, da Alleanza Verdi e Sinistra, “che abbiamo annunciato l’inizio di uno sciopero della fame per Gaza” spiega Fabio Barcaioli, l’assessore regionale a cui la governatrice Stefania Proietti ha consegnato la delega alla pace. Digiuno a cui parteciperà - oltre allo stesso Barcaioli, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi e la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti (“non si può più rimanere indifferenti a ciò che sta accadendo a Gaza e alle immani sofferenze del popolo palestinese”) e tutti i consiglieri di maggioranza.
Sempre da Piccione è stata lanciata la proposta di una grande manifestazione nazionale per la Palestina con Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana che se ne è fatto portavoce riscontrando immediatamente la disponibilità della sindaca - sostenuta anche dal Pd comunale (“costruiamo una mobilitazione per fermare la sofferenza del popolo palestinese”) - del capoluogo regionale ad ospitarla. “Diamo il via a una grande operazione di salvataggio, muoviamo le nostre portaerei e tutte le navi per salvare i bambini e le bambine di Gaza” rilanciano invece Flavio Lotti (presidente Fondazione PerugiAssisi per la cultura della Pace) e Marco Mascia (presidente Centro diritti umani Papisca). L’Umbria è in prima fila per la pace.