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Tour di Bonaccini in Umbria, spinta per le preferenze anche alle politiche: stop a caminetti e listini bloccati

Il presidente nazionale del Pd ed europarlamentare è intervenuto a Monte Santa Maria Tiberina: il ruolo fondamentale dei piccoli Comuni

Alessandro Antonini

11 Maggio 2025, 22:47

Tour di Bonaccini in Umbria, spinta per le preferenze anche alle politiche: stop a caminetti e listini bloccati

Bonaccini, Michelini e Bori a Monte Santa Maria Tiberina

alle preferenze anche per le politiche. Stop ai nomi dei parlamentari decisi nelle segrete stanze e listini bloccati. Il PD deve recuperare il radicamento sul territorio e un rapporto diretto con gli elettori.

È il succo dell'intervento del presidente nazionale del PD, Stefano Bonaccini, domenica a Lippiano, frazione di Monte Santa Maria Tiberina, dove è approdato in un tour per le prossime amministrative. Bonaccini, accolto dall’ex sindaca e attuale consigliera regionale Pd, Letizia Michelini e dal vicepresidente della giunta regionale nonché segretario umbro dei democratici, Tommaso Bori, prima di spostarsi ad Assisi ha fatto il punto sulla sua attività elettiva - è europarlamentare - incentrata sulla necessità di rilanciare del valore della comunità europea rispetto alle politiche che poi vengono sviluppate dagli stati membri. Ed è fondamentale, lui che è stato presidente di Regione e sindaco, toccare tutti i territori, anche i più piccoli - vedi Monte Santa Maria Tiberina - perché peraltro è lì che vengono testimoniate le politiche più virtuose, quelle che non cercano il consenso per il consenso, quelle che non puntano a carriere folgoranti o stipendi d’oro, quelle per cui la politica è servizio e volontariato. Da qui la riscoperta del rapporto con i cittadini, che nella politica si concretizza con il voto di preferenza. Un meccanismo di base che instaura il rapporto fra eletto ed elettore, che andrebbe riscoperto anche a livello nazionale, per le elezioni politiche.

In questo senso l’apertura arrivata dalla presidente del consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, va “esperita”, politicamente parlando. Altrimenti il rischio è tornare a decidere i rappresentanti del parlamento nei caminetti, nelle segrete stanze, solo giocando ad incastri per correnti. La fine della politica. All’iniziativa c’erano anche la presidente dell'assemblea legislativa Sarah Bistocchi, il capogruppo in Regione Cristian Betti e il candidato alla segreteria Regionale del Pd Sandro Pasquali.

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