Umbria Jazz, la magia di Jacob Collier incanta il Santa Giuliana: "Fantastico essere tornato in uno dei miei festival preferiti in assoluto"

"Non ho mai visto un talento così" aveva detto Quincy Jones riferendosi a Jacob Collier. Un talento che il 30enne britannico ha pienamente dimostrato ieri, giovedì 17 luglio, nel suo concerto all'Arena Santa Giuliana. Era la seconda volta che l'artista si esibiva a Perugia in occasione di Umbria Jazz: "Non dimenticherò mai la prima volta in questo Festival. Era nove anni fa. Ero piccolissimo, appena ventenne - ha esclamato Collier sul palco - Ricordo di essere arrivato e che già avevo sentito dire delle cose meravigliose su questo festival, e mi sono sentito accolto dalle braccia aperte del pubblico di Umbria Jazz. Ed è fantastico essere tornato nove anni dopo in uno dei miei festival preferiti in assoluto". 

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Un'energia contagiosa quella del sette volte vincitore dei Grammy Awards, capace di trasformare l'intera arena in un mondo magico. Il pubblico è stato catturato dall'universo incantato in cui la musica di Collier cerca di trasportare, dando vita a uno spettacolo capace di coinvolgere tutta l'audience della kermesse umbra. L'artista londinese dimostra il suo talento unico destreggiandosi tra chitarra, basso, pianoforte, tastiere, percussioni e contrabbasso elettrico, accompagnato dalla sua straordinaria band.

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Il concerto - durato quasi due ore - è iniziato con 100,000 voices, brano tratto dal suo ultimo album Djesse Vol. 4, ed è proseguito principalmente con altri pezzi del medesimo lavoro - come WELLLL e Little Blue - ma anche con cover di classici della musica internazionale, tra cui la sua versione di Can't Help Falling in Love di Elvis Presley - arricchita da una una dedica speciale al Festival: Umbria Jazz I'm in love with you - e Somebody To Love dei Queen. 

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Il live si chiude con un omaggio al paese che lo ha ospitato: seduto al pianoforte, Collier ha intonato Nel blu dipinto di blu, facendo unire in un unico canto il pubblico del Santa Giuliana che - già tutto raccolto sotto il palco - si è lasciato andare a una lunga standing ovation.