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CRONACA

Assolti il giudice eroe e tutti gli altri imputati. Secondo i togati "il fatto non sussiste"

Francesca Marruco

12 Luglio 2025, 09:54

Assolti il giudice eroe e tutti gli altri imputati. Secondo i togati "il fatto non sussiste"

Il fatto non sussiste. Sono stati assolti con la formula più ampia l’ex presidente della sezione fallimentare del tribunale civile di Perugia, Umberto Rana - noto alle cronache anche come giudice eroe per avere salvato la collega accoltellata da un imprenditore - e gli altri coimputati, commercialisti e professionisti. Assolti quindi, oltre Rana, Patrizio Caponeri, Andrea Ceccarelli, Roberto De Bernardis, Andrea Pedetta, Corrado Maggesi e Francesco Mitridate. In particolare, a Rana, Caponeri e Maggesi la procura di Firenze contestava l’ipotesi di corruzione (legata a diverse procedure fallimentari), perché per i magistrati avrebbero donato utilità al giudice. Per gli altri invece l’accusa - poi riqualificata - era di falso dichiarativo perché avrebbero attestato falsamente l'insussistenza di cause di incompatibilità, in particolare dichiarando di non avere rapporti di assidua frequentazione” con il giudice. Accuse spazzate via col dispositivo emesso dal collegio composto dal presidente Paola Belsito, a latere Rosa Valotta e Alessio Innocenti.

Soddisfazione unanime degli avvocati difensori degli imputati. A partire da Francesco Maresca che, insieme alla collega Serena Perna, assisteva Umberto Rana: “Il tribunale di Firenze ha riconosciuto la mancanza di fondamento delle imputazioni a carico del giudice Rana, un giudice onesto, trasparente e aperto al confronto nella sua funzione e degli altri imputati. Esprimo grande soddisfazione per l’assoluzione ma soprattutto per aver chiarito come, quanto rappresentato, fosse originato su impulso di soggetti che alla fine evidentemente non hanno raccontato la verità dei fatti”.

Parla di “risultato assolutamente ragionevole, ma molto duro da raggiungereAlessandro Cannevale che assisteva Patrizio Caponeri insieme alla collega Chiara Lazzari. “È una assoluzione che meritavano pienamente tutti - aggiunge - non avrebbero dovuto subire questi sei anni di tormento”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’avvocato Francesco Crisi, che assisteva Roberto De Bernardis: “Con questa sentenza si restituisce dignità al mio assistito che ha sempre agito correttamente. Purtroppo il cammino è stato lungo ma alla fine è stata ristabilita, come giusto, la verità dei fatti ed è stato chiarito che il curatore non può essere considerato pubblico ufficiale”.

“Esprimo apprezzamento - dichiara l’avvocato Francesco Falcinelli che assisteva Andrea Pedetta - per la decisione del tribunale che ha assolto il mio assistito da tutti i reati con la formula più ampia prevista dall’ordinamento processuale. Così è stata ribadita la totale infondatezza delle contestazioni rimproverate al dottor Pedetta il quale è professionista integerrimo che vede finalmente riconosciuta la totale correttezza del proprio operato come da sempre sostenuto sin dai primi momenti dell’indagine”. “Si chiude positivamente una vicenda giudiziaria durata sei anni - è il commento dell’avvocato Franco Matarangolo che assisteva Andrea Ceccarelli - che ha avuto l’effetto di un sisma nell’operoso tribunale fallimentare di Perugia, con il dottor Rana trasferito al tribunale di Macerata, i professionisti coinvolti che si sono visti revocare gli incarichi e non assegnare di nuovi. Spero che questa decisione, cosi netta sin dal dispositivo contribuisca a sgomberare il capo dalle tante chiacchiere fatte al momento delle indagini e dei sequestri e a restituire il dovuto riconoscimento alla correttezza dei comportamenti del giudice e dei commercialisti coinvolti, tra i quali il mio assistito Andrea Ceccarelli”.

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