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Cronaca

Aeroporto di Perugia, tre scenari per decollare verso il milione di passeggeri: Parigi, Germania e accordo con Ryanair

Allegato al piano industriale approvato dall'assemblea dei soci della Sase c'è il dossier per accelerare sui biglietti staccati: il nodo della tassa municipale sui passeggeri

Alessandro Antonini

28 Aprile 2025, 23:45

Aeroporto di Perugia, tre scenari per decollare verso il milione di passeggeri: Parigi, Germania e accordo con Ryanair

L'aeroporto di Perugia

Nuove rotte per l’aeroporto di Perugia sin dall’estate 2026. Per arrivare a quota un milione di euro di passeggeri entro il 2028. E’ il piano di “accelerazione” previsto dall’allegato al piano industriale del San Francesco. L’approvazione del documento principale risale a giovedì scorso.

Il dossier che dovrebbe mettere il “turbo” ai biglietti staccati sarà sottoposto ai soci della Sase, società di gestione dello scalo, nella seconda metà di maggio. Una data papabile è il 20

Ma cosa dice questo allegato? Ci sono tre scenari, con tre diverse prospettive.

Scenario A: secondo questa prospettiva entro un anno dovrebbe arrivare il collegamento settimanale con Parigi Orly, che collegherebbe direttamente con la metropolitana (13 euro il biglietto per la tratta) alla Ville lumière. Costo aggiuntivo rispetto al budget: un milione di euro. Compagnia con cui trattare: Ryanair.

Scenario B: approdo - più volte annunciato gli anni scorsi - in Germania. Qui in ballo ci sono Monaco e in alternativa Francoforte. Le interlocuzioni con Lufthansa sono già state avviate. Impatto ipotetico sui conti: un milione e mezzo.

Scenario C: siglare un accordo con Ryanair come è avvenuto già in altre regioni (Friuli, Calabria, Abruzzo e Sicilia) per assorbire la tassa municipale di 6,5 euro a passeggero in partenza, che oggi viene scaricata sulla tariffa dei biglietti, e in cambio ottenere un investimento della compagnia low cost in una serie di nuove rotte, almeno 5, per arrivare a una quota di 25 collegamenti stagionali. Qui la cifra a carico della società di gestione e quindi sei soci sarebbe di circa 3 milioni e la fase per entrare a regime durerebbe circa 18 mesi. Però si tratterebbe di certo di un piano di sviluppo più efficace.

Queste tre possibilità - l’una non esclude l’altra, anche se tutte e tre insieme al momento non appaiono sostenibili - sono state solo accennate all’assemblea che il 24 aprile ha approvato il piano industriale, che comunque garantisce il traguardo dei 700 mila e rotti passeggeri.

“Alla presenza della presidente della Regione Stefania Proietti - è scritto in una nota di Sase e Palazzo Donini - i soci a maggioranza assoluta hanno approvato il piano che traguarda la crescita dello scalo nei prossimi 4 anni con l'obiettivo di raggiungere il numero di circa 700.000 passeggeri in transito con un incremento nel periodo del + 20,76% e circa 20 rotte in partenza e in arrivo presso lo scalo San Francesco d’Assisi. Il piano ha elencato anche le opere infrastrutturali per un totale di 7.700.000 euro previste nel periodo. Al fine di supportare lo sviluppo del traffico aereo sono previsti circa 6 milioni di euro annui. Il risultato atteso per il risultato di esercizio negli anni dal 2025 al 2028 è sempre positivo. I soci, tra questi presenti Sviluppumbria, Camera di Commercio, Comune di Perugia, Comune di Assisi e Comune di Bastia, hanno ringraziato il Cda e il management per l'ottimo lavoro svolto e hanno confermato il pieno appoggio al piano industriale presentato per il prossimo quadriennio”.

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