Perugia
L'aeroporto di Perugia
Fondi per aumentare voli e passeggeri. L’obiettivo è sviluppare nuovi collegamenti. Dove? Francia e Germania sono già nel mirino, ma non con l'hub. "Rotte minori" ma allo stesso tempo utili a far crescere i biglietti venduti. La giunta regionale dell’Umbria ha preso atto in una delibera della nota di Sviluppumbria (socio all’80% per conto della Regione stessa) sull’erogazione di 1.333.333 euro a favore di Sase (società di gestione dell'aeroporto internazionale dell'Umbria) per il sostegno dei flussi turistici anno 2025, che dovrà avvenire nel rispetto della normativa in materia di aiuti di stato, delle disposizioni comunitarie e nazionali e tutti gli adempimenti procedimentali previsti.
Viene anche appurato il risultato positivo del Meo (market-economy operator) test, la valutazione che accerta se operatori e compagnie stiano operando in condizioni di mercato, con i dovuti margini di profitto, senza ricevere benefici o sussidi impropri dai finanziamenti pubblici. Il milione e 300 mila euro rappresenta un terzo di quei 4 milioni di euro messi a bilancio nel 2025 nel capitolo delle spese correnti destinate all’aeroporto. Si tratta del “contributo in conto esercizio per l'attivazione di nuovi collegamenti aerei ai sensi della legge regionale 7/2022, da erogare alla Sase tramite Sviluppumbria”. Nuovi voli contenuti nel piano industriale, che giovedì 24 aprile è stato discusso e approvato dall’assemblea dei soci della citata Sase. Non mancano le previsioni di crescita.
“Si stima dall’anno 2025 all’anno 2028 - è scritto nella delibera di Palazzo Donini sulle linee di indirizzo - una crescita del 20,76% del numero dei passeggeri, che passa da 577.661 a 697.576 e una crescita del 23,95% del numero dei movimenti, che passa da 7.084 a 8.781”. E ancora, “si prevede dell’anno 2026 una nuova rotta minore su Francia o altra destinazione e dall’anno 2027 una nuova rotta minore su Germania o altra destinazione e dall’anno 2025 la chiusura delle rotte Comiso e Verona”.
Altro target possibile la crescita nel triennio del 24,67% del numero dei passeggeri “relativi all’aviazione generale e charter, che passa da 7.500 a 9.350”. Sempre dal 2025 al 2028 è preconizzabile la crescita dei ricavi aviation del 39,51%, che passano da 4.538.118 euro a 6.330.963 euro e una crescita dei ricavi non aviation del 14,54%, che passano da 2.284.513 a 2.616.594 euro. Intanto i vertici Sase hanno firmato l’accordo con Cisl e Ugl sulle parziali esternalizzazioni sul fronte sicurezza dello scalo. Il verbale d’accordo, firmato dalle parti, prevede – come indicato dalla prefettura di Perugia in sede di conciliazione – che le attuali 15 risorse a tempo indeterminato impiegate nella security non saranno oggetto di esternalizzazione e rimarranno invariate nel tempo.
“Si precisa inoltre che nessun lavoratore a tempo determinato è stato licenziato o esternalizzato. La procedura ha riguardato esclusivamente ex collaboratori che avevano operato in passato con contratti stagionali o a tempo determinato”, è riportato in una nota. Sase ha inoltre garantito che “le ulteriori 21 risorse a tempo indeterminato impiegate negli altri settori continueranno a far parte della società di gestione e non saranno esternalizzate”.
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