Perugia
L'esterno del b&b in cui è stato trovato morto Prospero. Inquirenti in primo piano
Il business delle criptovalute dietro la morte di Andrea Prospero, il 19enne studente in informatica dell’Università degli studi di Perugia trovato cadavere il 29 gennaio in un appartamento di un b&b in via del Prospetto, in pieno centro storico, a cinque giorni dalla scomparsa. E' una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti.
La procura di Perugia e la polizia postale stanno cercando di fare luce sulle “anomalie” riscontrate sin dal primo momento dallo stesso procuratore capo Raffaele Cantone. In particolare si cerca di capire perché nell’appartamento pagato per quasi un mese (per cui era stata chiesta una proroga) dallo studente originario di Lanciano, ci fossero 43 schede telefoniche o schede dati, cinque smartphone e due carte di credito non a suo nome. Una di queste poi sarebbe stata gettata nel water. Per gli esperti l’utilizzo di più intestazioni telefoniche, vari account e due distinti conti potrebbe coincidere con un’attività legata ad operazioni commerciali sulle monete virtuali, attraverso wallet, ossia portafogli digitali con dentro le chiavi di accesso e gli stessi denari digitali.
E' un commercio lecito che nel giro di poco tempo possono far guadagnare cifre importanti. Resta da capire perché Andrea Prospero abbia ingerito diversi blister di farmaci sedativi nell’appartamento in cui da settimane portava avanti queste operazioni. Tra le ipotesi c’è quella per cui lo studente si sia trovato in un giro più grande di lui, organizzato da più soggetti, e non abbia retto alle pressioni.
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