CRONACA
Scoperti affitti in nero di residenze di lusso per oltre 2 milioni di euro. La guardia di finanza di Perugia ha intensificato i controlli sulle strutture ricettive della provincia. Sono state avviate una serie di ispezioni mirate a contrastare l'attività di eventuali operatori irregolari o abusivi, così da garantire il rispetto delle normative, anche in vista dell'incremento dei turisti che si registrerà per via del Giubileo 2025 e dell'ottavo centenario della morte di San Francesco d'Assisi.
Le indagini, sollecitate anche dalle principali associazioni di categoria del settore (Federalberghi, AssoTurismo e altre), mirano a individuare le strutture che operano senza rispettare le regole, alterando la concorrenza e danneggiando gli operatori regolari. Dalle verifiche, condotte a partire da informazioni raccolte e incrociate attraverso le banche dati in uso al Corpo, è stato possibile identificare strutture con elevati profili di rischio con riscontri anche dal monitoraggio dei siti web specializzati nell'offerta di affitti e compravendite di immobili in Umbria.
Sono stati individuati 36 soggetti residenti all'estero e risultati essere possessori di immobili nella provincia di Perugia, che non hanno dichiarato in Italia le somme percepite. Nella maggior parte dei casi si tratta di ville di pregio, che venivano affittate a prezzi che variavano dai 4.000 euro ai 15.000 euro alla settimana. Le attività di verifica - anche attraverso l’analisi di documentazione informatica acquisita con l’ausilio di un’unità Computer Forensics e Data Analysis - hanno permesso di recuperare a tassazione oltre 2,2 milioni di euro.
Sono stati svolti controlli anche sull’osservanza dell'articolo 109 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza, che obbliga alla comunicazione giornaliera dei nominativi degli alloggiati, e della legge regionale n. 8 del 2017, che regola il settore del turismo in Umbria. Nel corso degli accertamenti effettuati su 58 strutture, 11 sono state sanzionate per la mancata comunicazione, ai competenti uffici comunali (Foligno, Spoleto, Gubbio, Cascia, Umbertide, Città della Pieve, Bevagna e Monte Castello di Vibio), dell’inizio attività e della locazione degli alloggi. Inoltre, 17 soggetti sono stati segnalati all'Autorità Giudiziaria per non aver comunicato le generalità degli ospiti (nei comuni di Spoleto, Todi, Assisi, Cascia, Montefalco, Cerreto di Spoleto, Fossato di Vico e Collazzone).
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