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Cronaca

Bocciato alla maturità, fa ricorso e lo vince: esame da rifare per uno studente di Perugia

Il Tar ha dato ragione a un ragazzo che aveva frequentato un istituto tecnico tecnologico del capoluogo: scritti da rivalutare e orale da ripetere

Gabriele Burini

29 Novembre 2024, 13:57

Boccia alla maturità ma fa ricorso e lo vince: esame da rifare per uno studente di Perugia

Bocciato alla maturità ma l'esame, per uno studente di Perugia, è da rifare. A deciderlo è il Tar dell'Umbria con la sentenza pubblicata giovedì 28 novembre. Il Tribunale amministrativo regionale dà ragione al ricorso presentato da un ragazzo che nell'anno scolastico 2023/2024 ha frequentato un istituto tecnico tecnologico del capoluogo e dai suoi genitori. Lo studente aveva terminato il quinto con una sola insufficienza. Così, il consiglio di classe aveva portato il voto da 4 a 6 in modo tale da permettergli di poter effettuare l'esame di maturità, al quale era stato ammesso con la votazione media di 6,82 e con 27 crediti (su 40 disponibili) maturati nel triennio. 

Lo studente, si legge nella sentenza, ha preso 11/20 nella prima prova di italiano, 6/20 nella seconda prova di indirizzo e 8/20 nella prova orale, arrivando in totale a 52/100, un punteggio non sufficiente per superare l'esame. Il ragazzo e i suoi genitori, difesi dall'avvocato Giuliano Picchio, hanno quindi fatto ricorso. La prova di italiano, infatti, sarebbe stata valutata sia da un insegnante non appartenente alla commissione individuata per la classe del ragazzo, sia da una professoressa di matematica, "titolare dell'insegnamento di una materia non appartenente all'area disciplinare umanistica". Errori ci sarebbero stati anche nella correzione della seconda prova, con due professori non in commissione, mentre l'esito dell'orale sarebbe illegittimo perché "non risulterebbe la redazione del verbale per l'assegnazione dello spunto di partenza per la prova" e, inoltre, "la scheda sottoposta al candidato non sarebbe stata firmata dalla presidente della commissione, né dalla segretaria". Non solo, perché il materiale scelto non avrebbe tenuto conto del percorso didattico dello studente bocciato, visto che lo spunto si riferiva "alla materia nella quale l'alunno aveva mostrato le maggiori difficoltà". L'orale, tra l'altro, "sarebbe durato soltanto 23 minuti, e quindi meno del minimo stabilito di 30", con la commissione che "non avrebbe interloquito con l'alunno, ponendogli domande o chiedendogli chiarimenti", in modo da agevolare anche lo stato di agitazione del ragazzo che "come noto agli insegnanti, il giovane manifesta nei momenti di forte emozione e stress". 

Così, per quanto riguarda le due prove scritte, "il Collegio non può esimersi dal rilevare l'illegittimità della valutazione". Ma è "meritevole di accoglimento" anche il ricorso per "lo svolgimento della prova orale". Pertanto, "va disposto l'annullamento della valutazione delle prove scritte, dell'intera prova orale" sostenuta dallo studente e del "conseguente esito dell'esame di maturità del candidato". La commissione dovrà ora riunisti entro trenta giorni per procedere nuovamente alla valutazione dei due scritti e alla ripetizione della prova orale.

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