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Tassa di soggiorno, approvate le nuove tariffe: tutte le novità. Cosa cambia per gli affitti brevi e dalla terza notte

Il Comune di Perugia ha scelto di applicare poche modifiche per il 2025

Gabriele Burini

24 Novembre 2024, 07:00

Tassa di soggiorno, approvate le nuove tariffe: tutte le novità. Cosa cambia per gli affitti brevi e dalla terza notte

Cambiano le tariffe per la tassa di soggiorno a Perugia nel 2025

Tassa di soggiorno: sì alle modifiche, ma con moderazione. Il Comune di Perugia sceglie di confermare praticamente in toto le tariffe per il 2025 con alcune piccole eccezioni. I numeri sono messi nero su bianco nella deliberazione di giunta 386 dello scorso 20 novembre: le strutture ricettive alberghiere (quindi alberghi, alberghi diffusi, villaggi albergo e condhotel) non subiranno cambiamenti. Chi soggiornerà in un hotel a una stella pagherà 50 centesimi a notte, un euro per le strutture a due stelle e così via a salire fino ai 2,50 euro per gli alberghi a cinque stelle. Passando alle strutture ricettive extra alberghiere, nessuna modifica per le country house – residenze di campagna: ogni notte trascorsa costerà un euro, la stessa cifra delle case e appartamenti per vacanze.

Le prime modifiche apportate dalla giunta Ferdinandi sono relative agli affittacamere e ai bed and breakfast: qui, dove fino a quest’anno si spendevano 50 centesimi a notte, dal 2025 la tassa di soggiorno salirà a 1,50 euro. Confermati poi i 50 centesimi a notte per le case per ferie e per le case religiose di ospitalità, così come rimane a un euro per i centri soggiorno studi. Niente di nuovo anche sul fronte agriturismi: si vai dai 50 centesimi per quelli che hanno un girasole ai 2,50 euro per i 5 girasoli. Resta a 2,50 euro a notte anche la tassa per chi sceglie le residenze d’epoca, mentre l’altra modifica apportata è per le case e appartamenti locati a uso turistico, che passano da 50 centesimi a 1,50 euro. Capitolo locazioni brevi: a partire da quando queste ultime saranno soggette ad imposta, la tassa di soggiorno sarà di 1,50 euro.

L’altra sostanziale novità è la scelta, da parte della giunta, di applicare l’imposta per tutti i pernottamenti e di non confermare la riduzione del 50 per cento dal terzo giorno di pernottamento consecutivo per ogni persona così come invece era stato stabilito nel 2016.

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