Il riconoscimento
Da sinistra, le sorelle Enrica, Dominga e Marta Cotarella
Due importantissimi riconoscimenti nel giro di pochi giorni. Sono quelli ottenuti dal Montiano 2021. Al rosso 100% Merlot di Famiglia Cotarella il critico americano Robert Parker, wine advocate, ha assegnato ben 96 punti e, di lì a poco, è arrivato anche l’inserimento nella Top 100 mondiale dei vini, dove si colloca al 64esimo posto. “Per Famiglia Cotarella si tratta di una grande soddisfazione, è la prima volta che un nostro vino entra nella classifica mondiale”, afferma Dominga Cotarella, direttrice commerciale dell’azienda di famiglia.
“Un doppio riconoscimento al nostro impegno sul territorio - aggiunge - e alla capacità di innovare che ci contraddistingue”. Il Montiano, come noto, è ottenuto da uve Merlot 100% impiantate da innestatori di Montpelier nell’area di Montefiascone e Castiglione in Teverina, nella Tuscia viterbese, al confine con l’Umbria.

Nel comune di Montecchio, sulla collina a sud di Orvieto, è situata la cantina circondata da circa 260 ettari piantati a Merlot, Cabernet, Sangiovese, Verdicchio e Vermentino, e su cui sono state impiantate numerose varietà sperimentali. La zona compresa tra Montefiascone e il lago di Bolsena accoglie invece i vigneti storici dell’azienda su cui si coltivano i vitigni autoctoni Roscetto, Aleatico, Trebbiano e Malvasia, e alcune varietà internazionali, come Merlot, Syrah e Viognier, che dimostrano la vocazione alla qualità delle terre laziali. Nato dalla visione dell’enologo Riccardo Cotarella, ancora oggi il Montiano di Famiglia Cotarella rappresenta una sfida vinta in un territorio tradizionalmente vocato ai vini bianchi, grazie al lavoro proseguito dall’enologo della cantina, Pierpaolo Chiasso.
Prodotto dal 1993 il vino si caratterizza per il color rubino profondo. Dal punto di vista delle caratteristiche organolettiche, presenta profumi a larghissimo spettro aromatico in cui si fondono deliziose note di vaniglia, piccoli frutti rossi, strati di confettura e prime complessità di spezie dolci. Al palato appare di completa aristocratica rotondità e morbidezza, assai elegante nei sapori e di particolare godibilità e persistenza gustativa. Fin dagli esordi è stato acclamato come “uno dei più grandi ed innovativi rossi italiani”.

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy