Lutto in città
L'imprenditore vitivinicolo Luigi Antonio Barberani
Cordoglio in città per la morte dell’imprenditore vitivinicolo Luigi Antonio Barberani. Martedì 21 ottobre si è spento serenamente, a 87 anni, all’ospedale dove era ricoverato. “Con la scomparsa di Gigi - ricorda il sindaco, Roberta Tardani - ci ha lasciato, prima di tutto, un amico: il suo sorriso, ogni volta che ci incontravamo, mi scaldava e rasserenava il cuore.
Orvieto perde un custode della sua tradizione, un uomo che con passione, visione e dedizione ha saputo trasformare la propria azienda in un simbolo di eccellenza, portando il vino di Orvieto e il nome della nostra città nel mondo. A lui va la nostra più profonda gratitudine per ciò che ha costruito e per l’eredità che continuerà a vivere attraverso i figli Bernardo e Niccolò”. I funerali avranno luogo giovedì 23 ottobre, alle 15, in duomo.
“Oggi Orvieto perde un uomo. Un uomo di Orvieto. Un uomo per Orvieto. Ma per me, semplicemente, oggi se ne va mio padre”. Così lo ricorda commosso il figlio Bernardo. “La sua luce continuerà a vivere in ogni vigna, in ogni bottiglia e in ogni sorriso di chi lo ha conosciuto e amato. Ha creduto nel vino di Orvieto quando pochi ancora ci credevano; ha visto nella muffa nobile un dono della natura, e da quel dono ha creato un capolavoro: il Calcaia. La sua visione, la sua forza e il suo amore per questa terra - conclude - continueranno ad illuminare le nostre vigne, ogni giorno”. Con profonda commozione anche il Consorzio Tutela Vini di Orvieto rende omaggio a Luigi Barberani, già presidente del Consorzio e protagonista della crescita e della valorizzazione della denominazione vinicola orvietana. “Luigi Barberani - fa sapere il Consorzio - è stato non solo il padre di una delle famiglie più rappresentative del panorama vitivinicolo orvietano, ma anche un punto di riferimento per l’intero territorio. La sua visione, la sua passione e la sua dedizione hanno contribuito in modo decisivo a far crescere l’Orvieto Doc, portandolo da vino locale a simbolo riconosciuto nel panorama nazionale e internazionale. Fin dal 1961, insieme alla moglie Giovanna, Luigi ha creduto nella forza di queste colline che si affacciano sul lago di Corbara. Lì ha fondato la sua azienda, oggi guidata dai figli Bernardo e Niccolò, con un’idea chiara: valorizzare il territorio, le sue uve autoctone e la sua identità più autentica.
Attraverso il lavoro instancabile della famiglia Barberani, l’Orvieto Doc ha saputo rinnovarsi, coniugando tradizione ed innovazione, rispetto per la natura e ricerca della qualità. A testimonianza di questa eredità resta anche un vino che porta il suo nome - “Luigi e Giovanna”, Orvieto Classico Superiore - omaggio alla storia di una coppia che ha creduto profondamente nella terra e nella cultura del vino”.
Il presidente del Panathlon Club Orvieto, Lucia Custodi, desidera ricordare “con affetto e riconoscenza il dottor Luigi Antonio Barberani, socio fondatore del nostro Club e figura di riferimento per tutto il movimento sportivo orvietano. La sua passione autentica per lo sport ha sempre rappresentato un esempio per tutti noi. Il suo amore per i valori panathletici si è tradotto in un impegno costante e genuino: non ha mai fatto mancare il suo sostegno, la sua presenza, il suo consiglio. Barberani - continua - ha incarnato con coerenza lo spirito del Panathlon, promuovendo l’etica sportiva, il fair play e la diffusione dello sport come strumento di crescita personale e sociale. Il suo continuo interessamento per le attività del nostro Club, anche negli ultimi anni, ha testimoniato un legame profondo e mai venuto meno”. Cordoglio viene espresso anche dalla sezione di Orvieto dell’Associazione Nazionale Carabinieri, di cui Luigi Barberani era socio benemerito.
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