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La storia

Amelia, il Paneforte diventerà presidio Slow Food. Ritrovata l'antica ricetta del 1911 tra le carte di una ricercatrice

Fichi secchi, come nella migliore tradizione locale, noci, canditi ed aromi, sono alla base del dolce apprezzato anche al di fuori dei confini cittadini

02 Dicembre 2025, 22:55

paneforte dolce tipico amelia

Nuovo riconoscimento per il paneforte di Amelia

Si chiama Paneforte, con la e, per distinguerlo dal panforte senese. Ed è una tradizione amerina, per lungo tempo scomparsa, in questi giorni oggetto di recupero. È un dolce natalizio, o meglio solstiziale, relativo al solstizio d'inverno, che col Natale quasi coincide. Slow Food, guidato da Paolo Arice, vuole farne un presidio. Così, nello scorso fine settimana, si è tenuto un convegno sul tema, con assaggi e idee per rilanciare l'ottimo prodotto.

Il Paneforte amerino, ricorda Arice, ritorna alla ribalta grazie a una ricetta conservatasi quasi per miracolo.
La famiglia Ercolani ne teneva un'antica copia, con data 1911. Questo materiale è finito nelle carte della ex direttrice delle scuole elementari, Maria Chierichini, che era una ricercatrice ed appassionata di dialetto locale, dedita alla pubblicazione di libri in amerino, tra cui il celebre “Amerine loqui”.

La ricetta del Paneforte di Amelia 1911 ritrovata tra le carte della Chierichini diverrà il disciplinare per la produzione del dolce, secondo i criteri stabiliti dal Presidio Slow Food che si andrà a determinare. Interesse è stato manifestato a livello di produzione artigianale dalla Pasticceria Russo di Amelia, che durante il convegno ha proposto il Paneforte ai convenuti. Fichi secchi, come nella migliore tradizione locale, noci, canditi ed aromi, sono alla base del dolce, che, afferma Paolo Arice, “é piaciuto molto a tutti”.

L'aspetto storico e simbolico di questo ed altri dolci locali è stato trattato dalla professoressa Mara Quadraccia, che ha ricordato come la base di questi alimenti, fichi e frutta secca, fosse largamente a disposizione dei contadini locali.

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