Diddy e la minaccia a Central Park: "Se parli con Suge Knight, ti uccido"

Era il 2004 quando Sean Diddy Combs portò la sua nuova assistente, Capricorn Clark, a fare due chiacchiere a Central Park. Ma non si trattava di un gesto di benvenuto. Accompagnati da Zio Paulie, guardia del corpo dalle spalle da linebacker, il rapper le sibilò: "Se scoprissi che hai a che fare con Suge Knight, dovrei ucciderti". Parole pronunciate con "una calma che faceva più paura di un urlo", ha testimoniato la Clark al processo per racket e traffico sessuale contro Diddy. La minaccia non era casuale: prima di entrare in Bad Boy Records, Capricorn aveva lavorato per Suge Knight alla Death Row, storica rivale dell’etichetta di Diddy. Un legame che, per il boss dell’hip-hop, equivaleva a un tradimento.

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Interrogatori stile gangster: 5 giorni di terrore

La Clark ha descritto un clima da film noir durante il suo impiego. Quando un gioielliere accusò Bad Boy di non aver restituito dei diamanti, Diddy puntò il dito contro di lei. "Mi portarono in un edificio fatiscente a Manhattan, con porte sprangate e un tizio grande il doppio di me", ha raccontato. Per 5 giorni, fu sottoposta a interrogatori e test della verità con una posta in gioco macabra: "Se fallisci, ti gettiamo nell’East River".

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La ex assistente, oggi 47enne, ha confessato di aver continuato a lavorare per paura: "Se me ne fossi andata, avrebbero pensato che fossi colpevole". Una prigionia psicologica che Suge Knight, intervistato da TMZ Live, ha confermato: "Capricorn era terrorizzata. Bad Boy e Death Row? Stessa moneta, facce diverse".

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Il processo continua: cosa succederà ora?

La Clark è solo l’ultima di 17 testimoni a salire sul banco. Tra loro, anche l’ex fidanzata Cassie Ventura, che ha denunciato abusi durati 10 anni. Diddy, attualmente in carcere a Brooklyn, rischia l’ergastolo. Intanto, Suge Knight — già condannato a 28 anni per omicidio — ride dall’infermeria: "La verità è peggio di quel che dicono". Una cosa è certa: a Central Park, oltre ai turisti, ora passeggiano anche i fantasmi di un passato che Diddy non può più seppellire.