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L'omicidio

Pierina Paganelli, uccisa con 29 coltellate in pochi secondi. La storia d'amore segreta che avrebbe scatenato Louis Dassilva 

La donna aveva 78 anni quando è stata ammazzata nel garage del suo condominio. Il movente sarebbe la paura della scoperta di un tradimento

Giuseppe Silvestri

08 Novembre 2024, 19:35

Pierina Paganelli, uccisa con 29 coltellate in pochi secondi. La storia d'amore segreta che avrebbe scatenato Louis Dassilva 

Pierina Paganelli e Louis Dassilva

Pierina Paganelli aveva 78 anni, è stata uccisa con 29 coltellate nel garage del suo condominio a Rimini il 3 ottobre 2023. Un omicidio che ha scosso profondamente la comunità locale e ha dato vita a un'inchiesta complessa e inquietante. Il suo corpo è stato scoperto il giorno successivo dalla nuora, Manuela Bianchi, che ha immediatamente allertato le autorità. Le indagini hanno portato all'arresto di Louis Dassilva, un vicino di casa di 34 anni, l'unico indagato per l'omicidio. L'autopsia ha rivelato che Pierina è stata colpita ben 29 volte in pochi secondi, un atto di violenza che ha sollevato interrogativi sul movente e sulla dinamica dell'omicidio. Secondo la Procura di Rimini, il presunto movente sarebbe legato alla paura di Dassilva che la vittima scoprisse la sua relazione con Manuela Bianchi, moglie del figlio della vittima, Giuliano Saponi. Relazione che è stata ricostruita attraverso intercettazioni e testimonianze che hanno evidenziato il contesto familiare particolarmente teso.

Le indagini hanno subito una svolta significativa grazie a filmati di videosorveglianza che hanno ripreso un uomo di carnagione scura camminare verso il condominio la sera dell'omicidio. Dassilva aveva sempre sostenuto di non essere uscito di casa quella notte, ma le immagini hanno messo in discussione la sua versione dei fatti. Inoltre, sono stati isolati profili di dna sul luogo del delitto, ma le tracce biologiche di Dassilva sono state trovate solo su effetti personali sequestrati. La figlia di Pierina, Chiara Saponi, ha espresso il suo desiderio di giustizia per la madre, definendo l'omicidio un atto vigliacco perpetrato contro una donna anziana incapace di difendersi. La comunità rimane in attesa della verità mentre gli inquirenti continuano a esplorare tutte le piste possibili

Quali sono le principali presunte prove contro Louis Dassilva?

Filmati di videosorveglianza. Un video cruciale proveniente da una telecamera della farmacia di via del Ciclamino ha immortalato un uomo di carnagione scura dirigersi verso il civico 31, dove risiede Dassilva, alle 22:17, pochi minuti dopo l'omicidio avvenuto alle 22:13. L'immagine, sebbene di scarsa qualità, è stata ritenuta compatibile con le caratteristiche fisiche dell'indagato, inclusa la corporatura e il movimento distintivo della spalla destra.

Compatibilità fisica. Le indagini hanno evidenziato che Dassilva, alto 184 cm e destrorso, corrisponde alle descrizioni fisiche dell'assassino fornite dall'autopsia. La vittima era significativamente più bassa e l'autore del delitto ha colpito con la mano destra. Queste caratteristiche fisiche sono state considerate determinanti per collegare Dassilva all'omicidio.

Alibi Inaffidabile. L'alibi fornito da Dassilva è stato giudicato scricchiolante. Egli sosteneva di essere rimasto a casa a guardare un film con la moglie durante l'omicidio. Tuttavia, i dati del suo cellulare indicano che aveva cessato la visione su Netflix alle 22:06 e non aveva utilizzato il telefono tra le 21:44 e le 22:38, periodo durante il quale avrebbe potuto commettere il crimine

Movente. Il movente dell'omicidio è stato identificato nella relazione extraconiugale tra Dassilva e Manuela Bianchi, nuora della vittima. Si ipotizza che Dassilva abbia ucciso Pierina per evitare che la donna rivelasse la loro relazione.

Comportamento sospetto. Dopo l'omicidio, Dassilva ha mostrato comportamenti considerati sospetti dagli investigatori, come la finta zoppia per giustificare eventuali segni di fuga e la ritardata consegna degli abiti indossati il giorno del delitto. Inoltre, le sue dichiarazioni sono state giudicate mendaci.

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