CRONACA
Gli agenti del commissariato di Foligno e della squadra mobile
Si stringe il cerchio attorno all'assassino di Salvatore Postiglione, l'operaio edile di 56 anni ucciso a Foligno all’alba di giovedì 7 novembre. Una delle video camere di sorveglianza presenti nella zona del parcheggio pubblico davanti al residence La Louviére ha infatti ripreso l'omicida mentre compiva il delitto nella via omonima. Delle immagini che stanno aiutando le forze dell'ordine a identificare l'assassino, con gli uomini della scientifica impegnati nell'analisi delle registrazioni, fondamentali per risalire all'omicida attraverso l'analisi delle sue caratteristiche fisiche.
Il profilo di Postiglione
Era arrivato a Foligno più di 20 anni fa Salvatore Postiglione. A portarlo nella città della Quintana è stato proprio il lavoro nel comparto edile che qui, con la ricostruzione seguita al sisma del ’97, di certo non mancava. E nel settore delle costruzioni ha da allora lavorato ininterrottamente “con grande serietà, cercando sempre imprese che lo mettessero in regola e occupandosi sempre con grande attenzione della propria condizione contributiva e previdenziale”, ha ricordato ieri Emanuele Petrini segretario territoriale della Filca Cisl, sigla a cui Postiglione si era iscritto poco dopo essere arrivato a Foligno. Lavorando nei cantieri Postiglione ha cresciuto i due figli maschi, che ormai hanno 18 e 16 anni, insieme alla moglie Graziella.
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