Cronaca
Avrebbe rassegnato le sue dimissioni al Comune di Foligno, il dirigente dell’area lavori pubblici, Francesco Maria Castellani, ai domiciliari da martedì 9 dicembre con l’accusa di tentato omicidio per aver accoltellato all’addome un 39enne folignate al culmine di una lite per via dei cani, sorta lungo via Garibaldi. Che l’incarico dell’ingegnere, 62 anni e incensurato, si sarebbe concluso in anticipo, era nell’aria poco dopo i fatti di quel martedì mattina, ma da quanto è stato possibile apprendere da ambienti comunali, sarebbe stato lo stesso Castellani a rassegnare nelle scorse ore le dimissioni all’Ente di piazza della Repubblica.
Ente che ora dovrà procedere all’individuazione di un nuovo dirigente che prenderà il suo posto alla guida di una delle aree più importanti della grande macchina amministrativa, quale è quella dei lavori pubblici e dei servizi scolastici, cui fanno capo anche una serie di cantieri del Pnrr. L’incarico ora dovrebbe essere assegnato ad interim ad altro dirigente, fino a quando verrà pubblicato un nuovo bando, e quindi la selezione, con la nomina da parte del primo cittadino.
Il dirigente invece per il momento resta agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico come disposto dal gip del Tribunale di Spoleto lo scorso venerdì, all’indomani dell’udienza di convalida nella quale l’ingegnere aveva raccontato la sua versione: non sarebbe stata la prima discussione per via dei cani, e quindi del pitbull che il 39enne anche quella mattina avrebbe condotto al guinzaglio senza museruola. A fronte dell’alterco, il dirigente avrebbe riferito di avuto paura quando avrebbe visto il 39enne farsi avanti fisicamente, e avrebbe così estratto il coltello a serramanico che gli era rimasto in tasca per poi sferrare il fendente nell’addome del contendente, che era stato operato d’urgenza.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy