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Politica

Corte dei conti, alla ricerca degli 8 milioni: fondi rischio al setaccio

La giunta si sta già muovendo dopo i rilievi sul bilancio 2024 per i mancati accantonamenti: il nodo resta quello dei soldi della sanità utilizzati per finanziare l'Arpa. Centrosinistra replica

Alessandro Antonini

14 Dicembre 2025, 23:30

Corte dei conti, alla ricerca degli 8 milioni: fondi rischio al setaccio

L'intervento di Proietti in sede di parifica di bilancio della Corte dei conti

Dove prenderà la Regione gli 8 milioni di euro assegnati ad Arpa e tornati d’imperio - dopo la parifica parziale della Corte dei conti - nel fondo sanitario?

La governatrice Stefania Prorietti ha annunciato che la materia sarà oggetto di confronto col Mef ma già oggi si può ipotizzare che le varie quote di accantonamento ai fondi rischi, in particolare quella per il payback (che in parte sta entrando), potranno esser utili per fornire risorse. Se ne discuterà già a partire da oggi negli uffici tecnico-economici della Regione.

Intanto il centrosinistra rintuzza gli attacchi delle opposizioni. “La destra, che da un anno siede nei banchi della minoranza, non riesce a superare il trauma del risultato elettorale e continua a magnificare i risultati del proprio governo regionale, sonoramente bocciato dalla storia e dai cittadini umbri”. Così in una nota i gruppi di Pd, M5s, Avs, Umbria domani.

“La recente parifica da parte della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti dell’Umbria - continua il campo largo - conferma ciò che la giunta e la maggioranza sostengono da mesi: la Regione Umbria sta progressivamente rimettendo in ordine i conti pubblici, garantendo rigore, trasparenza e sostenibilità finanziaria.” “La Corte dei conti ha verificato e parificato positivamente il rendiconto dell’esercizio 2024, riconoscendo che la Regione ha operato scelte contabili corrette e conformi ai principi di finanza pubblica, sebbene, in un passaggio tecnico, abbia chiesto la riallocazione di circa 8 milioni relativi a trasferimenti ad Arpa riferiti al periodo antecedente l’entrata in vigore di norme correttive. Questa richiesta - continuano i gruppi di maggioranza - non mette in discussione la solidità del bilancio regionale, ma riguarda un adeguamento tecnico dovuto a fattispecie normative complesse, la cui soluzione è già in corso nel pieno rispetto delle indicazioni della magistratura contabile.”

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