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ALLE URNE

Referendum in Umbria, i dati definitivi sull'affluenza: superato appena il 31%. Niente quorum

Umbria ottava tra le regioni e in linea con la media nazionale. Perugia meglio di Terni

Nicola Uras

09 Giugno 2025, 00:32

Referendum in Umbria, ieri affluenza del 21,93. Oggi si vota dalle 7 alle 23. Tutti i dati

Uno dei seggi allestiti a Perugia (foto Belfiore)

Aggiornamento ore 21.30: sono stati poco più di 200 mila (su 659 mila) gli umbri che si sono recati alle urne. La scheda per il terzo quesito è stata quella meno votata mentre la percentuale meno alta di sì è stata quella per il quinto quesito sulla cittadinanza.

Aggiornamento ore 19.40: il quorum non è stato raggiunto e il referendum è nullo, ma ecco i risultati definitivi di chi ha votato in Umbria:

Quesito numero 1 - Reintegro licenziamenti illegittimi: Sì (180.861 voti - 90,06%); No (19.962 voti - 9,94%)

Quesito numero 2 - Licenziamenti e limite indennità: Sì (177.611 voti - 88,50%); No (23.084 voti - 11,50%)

Quesito numero 3 - Tutela contratti a termine: Sì ( 180.043 voti - 89,80%); No (20.441 - 10,20%)

Quesito numero 4 - Responsabilità infortuni sul lavoro: Sì (177.057 - 88,11%); No (23.897 voti - 11,89%)

Quesito numero 5 - Cittadinanza italiana: Sì (129.565 - 64,61%); No (70.972 - 35,39%)

Aggiornamento ore 16.23: il dato definitivo sull'affluenza alle urne in Umbria è del 31,21%

Aggiornamento ore 16.21: solo nella sezione di Paciano è stato raggiunto il quorum con il 51,38% dell'affluenza

Aggiornamento ore 16.20: l'affluenza non supera il 20% in 4 comuni della provincia di Perugia: Cerreto di Spoleto (1 sezione) al 17,62%; Norcia (4 sezioni) al 18,42%, Poggiodomo (1 sezione) al 18,92%; e a Sellano (4 sezioni) al 18,99%

Aggiornamento ore 16.18: nel comune di Perugia il dato è del 34,49%

Aggiornamento ore 16.14: nella provincia di Perugia l'affluenza è stata del 31,16%

Aggiornamento ore 16: sempre nella provincia di Terni, il dato più alto sull'affluenza è stato registrato nelle 2 sezioni di Parrano e nelle 3 di Allerona, che hanno raggiunto rispettivamente il 43,51% e il 43,62%.

Aggiornamento ore 15.59: per quanto riguarda l'affluenza nella provincia di Terni, il dato più basso si registra nelle 3 sezioni di Calvi dell'Umbria (21,44%).

Aggiornamento ore 15.56: nel comune di Terni ha votato il 30,63% degli aventi diritto

Aggiornamento ore 15.55: il dato sull'affluenza definitiva in provincia di Terni (294 sezioni su 294) è del 31,35%

Aggiornamento ore 15.15: Si attesta al 28,06% il primo dato parziale sull'affluenza nazionale, sulla base dei dati relativi a 5.407 sezioni su 61.591. Per essere valido, il referendum deve superare la soglia del 50%. La regione in cui si è votato di meno, per il momento, è il Trentino Alto Adige, con il 18,97%; la regione in cui si è votato di più è la Toscana con il 37,51%.

Non decolla l'affluenza in Umbria, quasi in linea con la media nazionale. Alle 23 di domenica 8 giugno ha votato il 21.93% degli umbri aventi diritto (in Italia il 22,68%). Nove regioni meglio dell'Umbria con Toscana leader (29,9%). La sfida resta quella con il quorum (50% più un voto), oggi si può tornare alle urne dalle 7 alle 15. Lo spoglio sarà poi immediato.

Nei due capoluoghi Perugia batte Terni: 24,37% contro 21,42%. Nelle altre grandi città: Foligno 23,10%; Città di Castello 22,22%; Spoleto 18,28%; Gubbio 21,89%; Assisi 19,16%; Corciano 23,64%; Bastia Umbria 20,66% e Orvieto 24,07%. Nella provincia di Perugia (percentuale media di 21,90%) spicca il dato di Lisciano Niccone (30,83%) mentre in quella di Terni (media di 22,01%) affluenza maggiore ad Allerona (31,68%). Nella giornata di ieri l'affluenza alle 12 è stata di 6,75% mentre alle 19 del 15,38%.

I cinque quesiti referendari in estrema sintesi sono i seguenti:

  1. Licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti:  si propone l'abrogazione di uno dei decreti del Jobs act che riguarda  il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. L'obiettivo è ripristinare la possibilità di reintegrazione del lavoratore  nel  suo posto di lavoro,  in  tutti i casi di licenziamento illegittimo.
  2. Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese: questo quesito mira a eliminare il tetto massimo all'indennità per licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti, consentendo al giudice di determinare l'importo senza limiti predefiniti .
  3. Contratti a termine: si propone l'abrogazione di alcune  norme contenute nel Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che regolano la  possibilità di instaurare  contratti a tempo determinato e le condizioni per le proroghe e i rinnovi
  4. Responsabilità solidale negli appalti: il quesito chiede l'abrogazione della norma che esclude la responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore,  per gli infortuni sul lavoro derivanti da rischi specifici dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. 
  5. Cittadinanza italiana per stranieri: si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana .
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