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Prima fumata nera dalla Cappella Sistina: prosegue il Conclave e il mondo attende il nuovo Papa

Redazione Web

07 Maggio 2025, 21:02

Fumata nera dalla Cappella Sistina: prosegue il Conclave e il mondo attende il nuovo Papa

La Cappella Sistina

Dalla Cappella Sistina si è levata la colonna di fumo scuro, segnale inequivocabile che il primo voto del Conclave non ha ancora portato all'elezione del nuovo Papa. I cardinali elettori non hanno raggiunto una maggioranza qualificata, e il nome del successore di Papa Francesco resta per ora avvolto nel silenzio e nell’attesa. Un esito prevedibile, che rientra nella tradizione dei conclavi: raramente la scelta avviene al primo scrutinio. Così si apre ufficialmente il tempo del discernimento, dei confronti e della preghiera, in attesa della prossima fumata.

Da giovedì 8 maggio, come ha specificato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, il Conclave entra nel vivo e gli orari delle fumate diventano il punto di riferimento per i fedeli di tutto il mondo. In base ai dettagli forniti, al mattino le fumate potranno verificarsi dopo le 10.30 e intorno alle 12, mentre nel pomeriggio sono attese intorno alle 17.30 e alle 19. Ma c’è una precisazione: le fumate delle 10.30 e delle 17.30 ci saranno solo se queste saranno bianche, cioè solo in caso di elezione del nuovo Pontefice. Se la fumata si leva in questi orari, dunque, non potrà che essere bianca, come spiegato dal direttore Bruni.

Intanto, la Cappella Sistina si è preparata nei minimi dettagli per accogliere i 133 cardinali elettori, chiamati a scegliere il 267° successore di Pietro. Come riportato da Italpress, la sala è arredata con sedie di ciliegio personalizzate per ciascun porporato, tavoli di legno grezzo coperti da panno beige e satin bordeaux, disposti su due file di diverso livello. Davanti all’altare, sotto l’imponente Giudizio Universale, è stato sistemato un tavolo con l’urna in legno grezzo per la raccolta delle schede e un leggio con il Vangelo, sul quale i cardinali prestano giuramento prima del voto.

Per proteggere il pavimento cosmatesco, i porporati non camminano direttamente sul marmo, ma su una struttura sopraelevata in legno, alta circa 50-60 centimetri, ricoperta da un panno beige che si allinea con il secondo gradino dell’altare. Ad ogni cardinale è riservato anche un sacchetto in velluto per il ritiro delle schede, un segnaposto con il proprio nome, una penna, una cartellina rossa d’appoggio e una scheda per lo scrutinio. Un’organizzazione meticolosa che accompagna il rito millenario dell’elezione papale in un’atmosfera di solennità e attesa globale.

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