Lunedì 15 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Il caso

Anche in Umbria la molestia corre sul filo, telefonate senza tregua

Catia Turrioni

24 Aprile 2025, 02:30

Smartphone

Molestie telefoniche dai call center

Avete presente quando il telefono squilla e dall'altra parte c'è un numero che sembra serio, magari quello della banca o di un ente noto? E voi, con la buona fede di chi risponde solo a mamma o al postino, cliccate o rispondete... peccato che dietro quel numero si nasconda un truffatore con la tecnica dello spoofing capace di camuffare la propria identità digitale come un abile prestigiatore. In Umbria, 20.721 persone si sono iscritte al Registro delle opposizioni per dire basta alle chiamate moleste, ma a quanto pare è come mettere un cartello vietato l’ingresso a una festa di fantasmi. Le telefonate indesiderate continuano a mietere vittime senza sosta e la lotta contro i truffatori digitali diventa una partita sempre più dura da vincere.
Il motivo? Introdotto nel 2022, il Registro pubblico delle opposizioni blocca solo gli operatori legali: i call center abusivi lo ignorano, spesso operando con liste di numeri acquistate illegalmente o ottenute tramite consensi ambigui su siti web. Ora al vaglio di Agcom e ministero delle Imprese e del Made in Italy c’è una soluzione che prevede, tra l’altro, un filtro anti-spam basato sul blocco alle frontiere delle chiamate internazionali con numeri falsi e una collaborazione con gli operatori telefonici per scovare i numeri truffa.
Ma intanto la molestia corre sul filo.


Le chiamate indesiderate, spesso legate a telemarketing aggressivo, sfruttano principalmente la tecnica dello spoofing: i chiamanti mascherano il numero reale sostituendolo con uno italiano (spesso simile a quello della vittima o associato a enti bancari). Queste chiamate partono dall’estero (India, Tunisia, Hong Kong) utilizzando software che generano migliaia di chiamate al giorno verso numeri casuali. Se si tenta di richiamare il numero visualizzato, solitamente risulta inesistente o disattivato. Non raro il fenomeno delle telefonate mute che generalmente avvengono quando il software utilizzato dal call center genera più chiamate di quante gli operatori riescono a gestire. Il silenzio in genere è interrotto quando il primo operatore riesce a rispondere.


Chiamate ma non solo. Quello degli sms è in realtà il fenomeno più pericolo. I malfattori riescono a replicare perfettamente il numero autentico di banche e altri enti di credito o corrieri. Per cui, alla vittima di turno, viene spontaneo rispondere. Con una scusa più o meno credibile, l’utente viene invitato a raggiungere un indirizzo web facendo cliccare su un testo in cui vengono perfettamente riprodotti i loghi e l’interfaccia grafica del sito originale. Il più delle volte vengono richiesti anche i dati delle carte di credito, in modo da poter ritirare denaro o fare acquisti.
Molto diffusa anche in Umbria è la truffa del curriculum. Il numero di provenienza è generalmente italiano. Alla risposta dall’altra parte una voce registrata dice: “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungici su WhatsApp per parlare di lavoro”. Da lì, il rischio di virus, furto di dati e richieste di denaro.


Sono moltissimi gli utenti che denunciano di essere stati obiettivo di questo inganno che può rivelarsi efficace quando interessa persone che un lavoro lo stanno cercando davvero. Fare attenzione, al momento, sembra l’unica vera arma per difendersi.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie