SALUTE
Novità per la sanità locale
Le sindromi influenzali hanno messo a letto oltre 7.757 umbri nella settimana tra il 16 e il 22 dicembre. Si tratta di 9,08 casi per ogni mille assistiti, su una popolazione totale di 854.300 abitanti. Una tendenza in netto aumento, rispetto alla prima settimana del mese, quando numeri alla mano era poco più di 5 mila i corregionali affetti dalle patologie di cui sopra. E’ quanto risulta dal rapporto settimanale epidemiologico Respirvirnet dell’Istituto superiore di sanità.
La più colpita è la fascia 0-4 anni, con un’incidenza di 25,4 casi per mille assistiti in Umbria, tra le più alte in Italia: la media del 28% è figlia dei record di Sardegna (55 per mille ), Campania (46) e Toscana (40). Per la forbice 5-14, tonando al Cuore verde, siamo all’8,4%, per i 15-64 al 7,5 e per gli ver 65 all’1,7%. Secondo gli esperti la curva è in crescita e per Capodanno e nei giorni successivi potrebbe toccare l’apice dall’inizio dell’ascesa.
“Per quanto riguarda i bambini - spiega il vicepresidente regionale e provinciale di Perugia della Federazione dei medici pediatri, Michele Mencacci - le sindromi sono in crescita e quelle più diagnosticate sono lo streptococco e l’adenovirus, più qualche caso di Covid e di influenza stagionale. Per quest’ultima tuttavia l’Umbria è confortata da dati sulla copertura vaccinali positivi, con un aumento del 25% rispetto allo scorso anno”. Da sottolineare che il report dell’Iss è basato su proiezioni in base a campioni forniti dai medici pediatri di libera scelta. Rispetto alla scorsa stagione c’è un ritardo nella crescita delle sindromi: nello stesso periodo nel 2023 l’incidenza sfiorava i 20 casi per mille. Quindi è lecito attendersi un’impennata ulteriore quest’anno.
Servizio completo nel Corriere dell'Umbria di domenica 29 dicembre.
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