Polemica
Chiesina di San Francesco della Pace Gubbio
L’Assemblea legislativa dell'Umbria ha respinto con 12 voti a favore e 6 contrari, una mozione promossa dal consigliere Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica) per “l'inclusione della città di Gubbio nei festeggiamenti per l’ottocentenario di San Francesco d’Assisi”. L’atto di minoranza mirava ad impegnare la giunta regionale a “promuovere e sostenere l’inclusione della città di Gubbio nei festeggiamenti per l’ottocentenario di San Francesco d’Assisi, riconoscendone il ruolo storico e spirituale e a supportare il progetto espositivo “Francesco e Frate Lupo” come parte integrante delle celebrazioni regionali; coordinare, in collaborazione con il Comune di Gubbio, le istituzioni culturali e le realtà associative locali, un programma di eventi e iniziative che valorizzino il legame tra Gubbio e San Francesco, anche attraverso il coinvolgimento di partner internazionali e il sostegno ai prestiti di opere d'arte di alto profilo; destinare risorse specifiche per la realizzazione di progetti culturali, turistici e spirituali legati alle celebrazioni, con particolare attenzione alla promozione del territorio eugubino e al sostegno finanziario per l’organizzazione della mostra e degli eventi collegati; favorire la collaborazione tra le diverse città umbre coinvolte nelle celebrazioni, al fine di creare un percorso integrato che metta in luce l’eredità francescana in tutta la regione, promuovendo Gubbio come uno dei centri principali delle celebrazioni”.
Nel suo intervento la presidente della Regione Stefania Proietti ha motivato, dal suo punto di vista, il perché la mozione sia stata respinta. “Se noi la approviamo per Gubbio - ha sostanzialmente detto - dovremmo farlo per ogni città, per ogni comune, per ogni distretto” aggiungendo che Gubbio non è la sola città ad aver registrato presenze francescane più e meno note. E a tal proposito è stato detto che ci sono anche territori come Terni, Stroncone, il lago Trasimeno con l’Isola Maggiore, Città di Castello, Montefalco. Tutti i 92 comuni umbri, secondo la governatrice, meriterebbero di essere coinvolti. Una valutazione che salta a piè pari l’importanza di Gubbio nella vita di San Francesco che proprio nella città di pietra ha ammansito il lupo (episodio riportato nei Fioretti e secondo lo storico medievista Franco Cardini “ampiamente verosimile”) e ha preso il saio dalla famiglia Spadalonga; dove in piazza Quaranta martiri insiste una delle più importanti chiese francescane del mondo mentre in via Savelli c'è la chiesina di San Francesco della Pace (detta “dei Muratori” nella foto) che ospita niente di meno che il sarcofago del Lupo di Gubbio, reperto altomedievale ritrovato nel 1873, sotto al quale era ancora presente proprio lo scheletro di un lupo.
Senza dimenticare che il Sentiero Francescano, che parte da Assisi, proprio a Gubbio ha il suo “capolinea”, e l’importanza di quanto scritto dal vescovo emerito Mario Ceccobelli nella sua ultima celebre omelia per la Festa di Sant’Ubaldo: “Gubbio fu scelta da Francesco di Assisi per iniziare la sua nuova vita di figlio di Dio”. E ancora la relazione tra San Francesco e Sant’Ubaldo, il primo il Santo della Pace, il secondo della Riconciliazione. Inoltre, secondo tantissimi studiosi e secondo quanto riportato da “Avvenire”, il quotidiano della Cei, che “Gubbio è senza dubbio la seconda patria di San Francesco dopo Assisi”. La città è già comunque al lavoro su un progetto espositivo ambizioso, intitolato “Francesco e Frate Lupo. L’arte racconta la leggenda dell’incontro: da Gubbio al mondo”. Proietti in chiusura ha detto: “Sarà mia cura personale chiamare il sindaco e convocarlo già da ora, insieme ad altre città, coordinate da Anci”.
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