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Scienza

Ricercatrice di Gualdo Tadino premiata per i suoi studi sull'idrogeno

Tra le sue specializzazioni quella in combustibili verdi

07 Dicembre 2024, 11:00

Arianna Baldinelli Gualdo Tadino

Arianna Baldinelli

Scienziata di Gualdo Tadino premiata a Bruxelles. Importante riconoscimento per Arianna Baldinelli, ricercatrice di origine gualdese, che è stata premiata a Bruxelles da Hydrogen Europe Research, per la sua ricerca sull'utilizzo dell’idrogeno.

La premiazione si è tenuta all’Expo di Bruxelles nell’ambito della European Hydrogen Week con la consegna ad Arianna Baldinelli del premio Hydrogen Europe Research Young scientist Award 2024 nella categoria Hydrogen Usages, utilizzo dell’idrogeno. Il riconoscimento è stato assegnato dall’istituzione che opera nella promozione delle tecnologie dell’idrogeno in collaborazione con la Commissione Europea nell’ambito della Clean Hydrogen Partnership e celebra i giovani scienziati che si distinguono per il loro contributo innovativo nella ricerca in questo settore. Questa la motivazione: “Per i suoi studi sull’utilizzo dell’idrogeno come strumento chiave per la transizione energetica e l’integrazione settoriale, si sottolinea il contributo originale arrecato alla creazione di soluzioni pulite e sostenibili”. Arianna Baldinelli, classe 1989, è nata a Gualdo Tadino dove ha concluso i suoi studi superiori presso l'istituto Casimiri. Laureata in ingegneria meccanica ed iscritta all'albo della provincia di Perugia, ha conseguito il titolo di dottore di Ricerca nel 2017 al dipartimento di ingegneria dell'Università di Perugia.

Da allora si dedica alla ricerca nell'ambito delle tecnologie dell'idrogeno e dei sistemi energetici sostenibili. Attualmente è ricercatrice e docente al dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa. L’attività della giovane ricercatrice gualdese si colloca nel settore delle macchine e dei sistemi per l’energia e l’ambiente. Tra i suoi principali ambiti di interesse ci sono l'idrogeno verde e i combustibili sostenibili (ammoniaca e biocombustibili), le filiere bioenergetiche, l'integrazione delle fonti rinnovabili e l'ottimizzazione di soluzioni per la produzione e l'accumulo di energia. Questi studi mirano a promuovere l'adozione di modelli e tecnologie per la decarbonizzazione, l'efficientamento e l'accessibilità all'energia. A Bruxelles sono stati premiati cinque giovani scienziati, tra i quali altri due italiani: Stefano Barberis (Università di Genova) e Paolo Marocco (Politecnico di Torino).

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