C’è chi ha notato un miglioramento, chi confida nella nuova segnaletica installata sulle fioriere all’ingresso della via, e chi non nasconde che a fare da deterrente siano soprattutto i controlli degli agenti della polizia locale. A quasi un anno dall’ordinanza che ha imposto lo stop a bici e monopattini in corso Cavour, il bilancio sull’efficacia del provvedimento arriva direttamente da chi quotidianamente vive la via principale del centro cittadino: i commercianti che qui ogni giorno sollevano le serrande della propria attività. Un’istantanea a più voci, tra chi chiede maggiore severità nei confronti dei monopattini elettrici e chi ha ben accolto la nuova segnaletica installata sulle fioriere alle estremità della via, da qualche giorno.
“Sono felice dei nuovi segnali che rendono ora più visibile il divieto” commenta in tal senso Fabrizio Bastida dell’omonimo negozio di pelletteria: “Va detto che di bici ne passano di meno, da circa un mese e mezzo, soprattutto da quando sono scattati i controlli a tappeto — spiega — e a mio avviso sarebbero dovuti partire un po’ prima, perché sono un buon deterrente: il corso deve essere libero soprattutto da questo via vai di monopattini che vanno velocissimi”.

Fabrizio Bastida (Bastida Pelletteria)
A registrare un miglioramento seppur nell’ultimo periodo è anche Claudia Paolini di Abitoquì125: “Ci sono ancora persone che girano in bici e monopattino, qualcuno fino a quando non hanno messo i cartelli nemmeno lo sapeva o non ci faceva caso — racconta — Ma di cittadini che passano portando la bici a mano ne vedo tanti rispetto a prima, probabilmente anche perché si è sparsa la voce dei controlli. E in questo senso penso però che dovrebbero essere più severi con chi passa con le bici elettriche e i monopattini, che sono i più pericolosi, soprattutto gli ultimi che continuano ad attraversare il corso, e più tolleranti invece con chi conduce le classiche bici, che molto spesso sono anche persone di una certa età e vanno piano”.
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Claudia Paolini (Abitoquì125)
Dell’idea che bici elettriche e monopattini rappresentino il “problema maggiore” è anche Marco Donati di Cristiana Mariani Gioielli, per il quale il miglioramento è stato “molto leggero”: “Fortunatamente sono stati messi i nuovi cartelli sulle fioriere, perché finora la situazione non è cambiata molto — spiega — Sento ancora le persone che si arrabbiano perché c’è chi corre a tutta velocità: magari ora migliorerà, anche se per quelli che sfrecciano sui monopattini mi sembra che il divieto faccia comunque poco effetto”.“Nel primo periodo era assolutamente inavvertito — spiega Novella Rossi della nota profumeria Profumo — Solo nell’ultimo periodo ho notato una maggiore rigidità, anche con i nuovi cartelli, e ho visto chi porta la bici a mano”.
Confida nella nuova segnaletica Anna Rita Scorioli di Equivalenza: “Molti fanno ancora come gli pare tranne quando ci sono i vigili — racconta — ma quando non c’è nessuno o vedono il corso vuoto non se ne curano, in pochi rispettano i segnali. Spero che entri nella mentalità di tutti che si tratta di un’isola pedonale”.
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Anna Rita Scorioli (Equivalenza)
Di parere analogo Andrea Piermarini di Pane&Dintorni: “Quando ci sono le pattuglie il divieto viene rispettato, altrimenti no — sottolinea — Le persone più coscienziose, con un’età più avanzata, lo rispettano più dei giovani: ci vorrebbero forse più controlli magari con gli agenti in borghese, per sorprendere i più furbi, tendenzialmente quelli che corrono con i monopattini, e più tolleranza verso chi non crea pericolo, come gli anziani con le bici, che magari ne necessitano anche per spostarsi”.
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Andrea Piermarini (Pane&Dintorni)
Che il problema siano quanti attraversano la via a gran velocità è convinto anche Nicola Bellillo di B&B Fashion Store: “La situazione è migliorata con i controlli che stanno facendo e stanno funzionando: si vedono molte persone condurre la bici a mano, ed è un bene anche perché è al tempo stesso un controllo del territorio — spiega — Ora inoltre con i nuovi cartelli il divieto dovrebbe essere maggiormente rispettato”.
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Nicola Bellillo (B&B Fashion Store)
