Attualità
Ha tredici mesi esatti, Bianca. Così come il tiglio piantato quando è nata, a giugno dell’anno scorso. A regalarle un albero, insolito e originale omaggio, è stata Silvia Cerquetelli, socia e volontaria Legambiente, che le ha donato una pianta, messa a dimora nell’area verde pubblica vicino alla casa dove abitano i suoi genitori, proprio il giorno in cui lei è venuta alla luce. Accanto al suo albero di tiglio, con le sue foglie a forma di cuore, che mamma e papà annaffiano regolarmente da un anno, ci sono aceri, lecci, roveri, faggi, tutte o quasi le specie tipiche del paesaggio del territorio umbro.
Sono gli alberi adottati dai cittadini folignati, duecento in tutto, piantumati negli spazi verdi urbani, piccoli rettangoli di vegetazione nei quartieri della città, da via Trasimeno a Sant’Eraclio, da La Paciana a Borroni, da San Giovanni Profiamma a San Paolo. Il suo tiglio, il tiglio di Bianca, con la targhetta con su inciso il suo nome, insieme alle altre essenze messe a dimora, fa parte del progetto lanciato ormai da due anni da Legambiente Foligno. “Gli alberi che i cittadini adottano rappresentano dei preziosi custodi di biodiversità, oltre ad essere fondamentali alleati contro l’inquinamento atmosferico e acustico”, spiega Marco Novelli, coordinatore della sede cittadina di Legambiente.
"Si pensi che un albero adulto può assorbire in media tra i dieci e i venti chili annui di anidride carbonica, contribuendo così a ridurre le concentrazioni di CO2 nell’atmosfera", continua Novelli. Quanto alla loro manutenzione, la cura e l’innaffiatura periodica degli alberi adottati, non ha timori di sorta: “Grazie a una solida cooperazione di quartiere garantiamo a tutte le piante adottate la necessaria irrigazione, anche quando chi ne è il titolare è in ferie". "Ognuno, con secchi e bottiglie, due, tre volte alla settimana, si prende cura non solo del proprio albero ma anche di quello del vicino", spiega. Un’iniziativa che ha riscosso un inatteso successo, tanto che attualmente chi volesse donare un albero ad una persona cara dovrebbe mettersi in lista d’attesa. Perché oggi, con il surriscaldamento globale e la crisi climatica in corso, regalare una pianta non è soltanto un gesto d’amore ma anche una promessa di futuro.
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