FOLIGNO
Il Parco dei Canapè
Concerti, piano bar, aperitivi, piadine e quei mondiali del 2014, gli ultimi giocati dall’Italia che tanti folignati hanno potuto vedere sul maxi schermo al Bar dei Canapè. Non c’è pace per lo storico parco di Foligno che dopo la riapertura in seguito alla caduta di alcuni alberi ha visto anche la chiusura definitiva del bar di riferimento. Un luogo al centro della città, un gioiello che piano piano ha perso il suo ruolo di attrazione per la movida e per i tanti eventi che venivano organizzati. Ma se la vita mondana ha trovato spazio in altre zone della città ecco che allora i bambini, gli sportivi, gli anziani e quanti vogliono leggere e rilassarsi restano ancora i protagonisti.
Ma anche per loro i servizi e i disagi sembrano non mancare come testimoniano le tante voci dei social che lamentano una scarsa attenzione e incuria verso un luogo così prezioso che dovrebbe invece tornare a rivivere. Ben nota è ormai la situazione di degrado dei bagni pubblici e a questa si aggiunge la recente chiusura del Bar che permetteva un ristoro e una sosta rilassante all’ombra dei secolari pini, tra le sedute laterizie di epoca barocca e le risate e le grida giocose dei bambini. In tanti dunque sui social si stanno chiedendo come mai a questa chiusura non sia ancora seguita una nuova inaugurazione mostrando anche delusione per la scarsa attenzione che questo luogo simbolo riceve da decenni.
È per questo che la lista civica Patto per Foligno rappresentata da Maria Frigeri ha presentato un’interrogazione che verrà discussa all’ordine del giorno dei prossimi consigli comunali proprio per chiedere all’amministrazione le ragioni della chiusura del bar e dello stato di abbandono dei servizi igienici definiti entrambi dei servizi essenziali. Tra i punti dell’interrogazione promossa dalla consigliera Frigeri, anche domande sulle prospettive future di quest’area per quanto riguarda la manutenzione, la gestione e il miglioramento dei servizi oltre che chiarimenti sulla presenza nel bilancio comunale 2025 di eventuali fondi dedicati alla valorizzazione del parco per l’estate in corso. Tra i folignati cresce dunque la preoccupazione e il rammarico per la scomparsa di un punto di riferimento per la socialità nel periodo estivo e proprio in questa stagione se ne sente ancora di più la mancanza.
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