Attualità
Visita al deposito di Santo Chiodo
Prende il via oggi in centro storico, dopo il prologo di ieri costituito dalle visite al deposito dei beni culturali di Santo Chiodo e al laboratorio dell’azienda Coobec, la seconda edizione di “Conserva”. Tante le iniziative inserite nel cartellone della manifestazione, promossa dal Comune e dall’agenzia “Anna7Poste Eventi&Comunicazione” con il sostegno del Gal Valle Umbra e Sibillini allo scopo di valorizzare i prodotti tipici ed il ricco patrimonio artistico del territorio.
La giornata odierna si preannuncia quanto mai ricca: alle ore 10 aprirà la mostra mercato allestita nel complesso monumentale di San Nicolò, che offrirà la possibilità di creare il proprio cestino con i prodotti in vendita e gustare un “pic-nic urbano”. Alle 10.30 si andrà alla scoperta degli interventi di restauro del Duomo a cura della ditta “Tecnireco srl” riguardanti l’affresco di Filippo Lippi, il pavimento cosmatesco ed il rosone principale. Alle 15 al complesso monumentale di San Nicolò avrà luogo il laboratorio dal titolo “Autoproduzione dell’aceto” tenuto da Carlo Nesler mentre alle 16 all’interno della Casa Romana è in programma “Cibus, la conservazione all’epoca dei romani”.
La domus, nella circostanza, “si trasformerà in un’occasione per approfondire gli usi e costumi dell’epoca, con un focus sulle abitudini alimentari e i metodi di conservazione di 2000 anni fa”. Alle 16.30 tornerà sotto i riflettori il complesso monumentale di San Nicolò, dove è previsto l’incontro “Conservare senza rischi: il problema del botulino”: un “talk chiaro e pratico per capire cos’è, perché può essere pericoloso e quali accorgimenti semplici ci permettono di prevenirlo in cucina. Per conservare in sicurezza senza rinunciare al gusto”. Per partecipare alle varie iniziative è necessario mandare una mail all’indirizzo info@saloneconserva.it o chiamare il numero 392/0452172.
La struttura ospita inoltre l’esposizione ad ingresso libero “ConservArte” comprendente la serie completa delle 10 serigrafie della “Campbell’s Soup” di Andy Warhol. “Risalente al 1962, la zuppa da allora è divenuta iconica, facendo conoscere di fatto l’artista americano al mondo intero. Un’idea geniale la sua, come lo sarà tutta la produzione a venire: prendere a prestito oggetti e volti, che sia dagli scaffali o dal jet-set americano e internazionale poco importa, e riproporli all’infinito.
Accanto alle opere di Warhol saranno esposti lavori di altri artisti storicizzati (Botero, Wesselmann, Ramos) e viventi, sia affermati che emergenti (Kusama, Banksy, Policastro, Wonder), nonché alcuni progetti dell’Istituto Italiano Design di Perugia, tutti convergenti attorno al tema del cibo e del design”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy