ECONOMIA
Qualità eccellente per l'olio evo
L'export della regione nel segno dell'abbigliamento e dell'olio. Come emerge dal Monitor dei Distretti dell’Umbria, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, i due prodotti coprono più del 90% delle vendite all’estero legate ai distretti del cuore verde.
Un incremento da record per l'Umbria, visto che le esportazioni distrettuali umbre, nei primi sei mesi del 2024, hanno
registrato complessivamente un incremento del 25,4% rispetto al primo semestre dello scorso anno, un dato nettamente superiore alla media dei distretti italiani che si è attestata al +0,2%.
L'abbigliamento
Il risultato ottenuto dal distretto della maglieria e abbigliamento di Perugia risulta particolarmente positivo, con esportazioni che hanno superato 416 milioni di euro con una crescita di oltre 80 milioni (+23,9%). In Umbria questa crescita ha interessato sia la componente dell’abbigliamento (+23,0%), sia quella della maglieria (+26,7%), risultando diffusa ai principali mercati di riferimento come Stati Uniti (+23,8%), Francia (+38,7%) e soprattutto Cina (+63,2%) che diventa così il terzo mercato di sbocco nel 2024 (era il quinto nel primo semestre 2023).
Il momento positivo è confermato anche dai risultati del principale operatore del distretto, Brunello Cucinelli, che ha presentato i risultati dei primi nove mesi dove si evidenzia una crescita del fatturato a doppia cifra (+12,4%), ottenuta anche nei mercati asiatici (+12,2%). Il territorio riesce anche ad attrarre investimenti, come il recente intervento realizzato da Prada per ampliare il polo di manifattura di maglieria a Torgiano, che adesso occupa oltre 200 persone.
L'olio
Il distretto dell’olio umbro conferma la variazione più rilevante, con una crescita del 44,2%, confermata in entrambi i trimestri, frutto anche di un significativo aumento dei prezzi. Secondo le rilevazioni Ismea, l’olio Dop umbro è passato da una quotazione media di 9,1 euro al kg nei primi otto mesi del 2023 a 11 euro al kg nel corrispondente periodo del 2024, con un incremento del 21%.
Tra i diversi mercati, la crescita è diffusa ai principali partner: la Spagna, grazie a un incremento del 18,2% rappresenta nel primo semestre il primo mercato di sbocco, ma spiccano in positivo anche Francia (+26,2%), Germania (+32,1%), Canada (+41,9%) e Repubblica di Corea (+70,3%). Le stime di produzione sulla campagna 2024-25 in Italia mostrano valori di produzione in calo (-23%), causato in particolare dal dato pugliese, penalizzato da siccità e alte temperature, mentre nel centro le attese sono positive sia per quantità sia per qualità.
I mobili dell'Altotevere in calo
Tra le tre specializzazioni monitorate solo il mobile dell’Alta Valle del Tevere segna un calo (-11,4%), anche se nel secondo trimestre ha registrato una maggior tenuta nel valore delle esportazioni (-20,4% nel primo trimestre, -2,0% nel secondo trimestre). In particolare, ha pesato la riduzione di vendite verso Francia (-18,9%) e Germania (-6,9%), che rappresentano i primi due mercati di sbocco del distretto.
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