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Ballando con le Stelle secondo Selvaggia Lucarelli: scopri il racconto ironico, tagliente e irresistibile

Annalisa Ercolani

20 Dicembre 2025, 19:28

Ballando con le Stelle secondo Selvaggia Lucarelli: scopri il racconto ironico, tagliente e irresistibile

Ballando con le Stelle 2025

Selvaggia Lucarelli ha trasformato un viaggio in treno in un manifesto d’amore – ironico, tagliente e molto personale – per l’edizione 2025 di Ballando con le Stelle. Nelle note del telefono ha appuntato "le cose che mi sono piaciute", promessa di una contro‑lista più velenosa dopo la finale, ma intanto il suo sguardo racconta benissimo lo spirito di questo Ballando.

Fabio Fognini e le sue mille vite

Per Lucarelli, Fabio Fognini è un personaggio in perenne oscillazione fra età anagrafiche diverse: in una puntata è "un bambino di prima media alla recita vestito da San Giuseppe che si vergogna", in un'altra è bello e ammalia tutti in campo, poi ancora l’adolescente allegro in gita scolastica o quello ombroso che si annoia in vacanza con mamma e papà. Un caleidoscopio di personalità che a Selvaggia vanno bene tutte.

Le donne di Ballando secondo Selvaggia

Nel taccuino digitale spiccano le figure femminili, raccontate con un mix di sarcasmo e affetto. Rossella Erra diventa la regina del "ti ignorerò talmente tanto che alla fine dubiterai della tua stessa esistenza", sintesi perfetta del suo modo passivo‑aggressivo di fronteggiare giudici e concorrenti. Martina Colombari, invece, è descritta come una donna che "dopo un lungo patimento, anni di struggimenti e un dolore lancinante per il grave torto che la vita le ha inflitto, ha finito per accettare la sua disgrazia: essere bella", battuta che ribalta il vittimismo estetico in puro umorismo autoironico.

Nancy Brilli entra in scena attraverso il tesoretto assegnato da Rossella Erra: una stoccata al caos delle dinamiche di voto, ma anche al clima da melodramma affettuoso che circonda l’attrice. Marcella Bella è "smutandata e allegra come una vedova alla crociera per single destinazione Djerba".

Francesca Fialdini è "bella che fa male e si fa male", travolta da infortuni e persino da accuse surreali di fingere invalidità pur di parcheggiare nel posto riservato alla macchina di Milly Carlucci. Nella versione di Selvaggia, Fialdini sorride e balla "leggìadra come se niente fosse, perché Ballando se l’è studiato tutto nel cervello", con la stessa dedizione con cui un concorrente di reality studia le dinamiche di Temptation Island. Barbara D’Urso, infine, viene dipinta tra camerino super, cachet stellare, parrucchieri e truccatori personali, ma nella "sitcom parallela sui social paga il ticket perché è una di noi": da "col cuore" a "col QR code" è un attimo.

Ballerini, partner e comprimari: la galleria maschile

Pasquale La Rocca è visto attraverso "le gag sui social, il sorriso stampato e lo sguardo di chi chiede aiuto": un professionista perfetto che però tradisce, nello sguardo, tutta la fatica del ruolo. Il partner di Andrea Delogu – "il bellissimo ballerino con la faccia perenne del friendzonato" – diventa il volto di chi è condannato al ruolo di migliore amico, mentre la stessa Delogu, nelle parole di Selvaggia, ha la capacità di rendere interessante "pure un racconto sul liquido antigelo nel secondo scaffale a destra da Bricofer".

Beppe Convertini, con il suo "cachet di 75 euro" e un’inclinazione per il ballo "come la mia per lo sci acrobatico", è promosso a Forrest Gump dell’edizione: lui corre, il pubblico lo segue. Paolo Belli è l’uomo che da vent’anni accompagna il programma e "non si è mai accorto che talvolta i giudici parlano anche di personalità, oltre che di ballo".

Rosa Chemical invece per la Lucarelli ha "sdoganato il feticismo dei piedi a Ballando nello stesso anno in cui Balivo vendeva ciavatte malconce per lo stesso mercato".

Rancori freschissimi e battute memorabili

Nel mondo lucarelliano anche i piccoli incidenti diventano materiale narrativo. Magnini "che di botto sbrocca per cose dette in tv due settimane prima" viene paragonato al rancore giovane e freschissimo di Selvaggia, che ancora rinfaccia al compagno Lorenzo la febbre curata dalla mamma e non da lei il giorno dopo il primo incontro: un modo per umanizzare il nuotatore, avvicinandolo alle piccole nevrosi di coppia. La signora Coriandoli, invece, conquista la cronaca social quando dice a Guillermo Mariotto che forse le sue collezioni "le colleziona lui perché nessuno le ha mai viste": una battuta che vale più di molte palette di voti.

In questo flusso di note scritte sul treno, Ballando con le Stelle 2025 diventa il grande romanzo pop di Selvaggia Lucarelli: un mosaico di personaggi, difetti, vanità e momenti di genuina tenerezza fissati con una prosa che alterna immagini fulminanti, iperboli e autoironia. L’elenco delle "cose che mi sono piaciute" è già, di fatto, una recensione: corrosiva, partecipe e tremendamente divertente, in attesa – promessa implicita – del capitolo successivo dedicato a tutto ciò che proprio non le è andato giù.

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