L'appuntamento
Gino Covili, uno dei maestri della pittura del Novecento: un libro racconta e celebra i suoi antieroi
C’è un’Italia nascosta nei volti dei contadini, nei gesti degli esclusi, negli sguardi dei bambini, nei corpi stanchi degli emigranti.
È l’Italia che il pittore Gino Covili - scomparso 20 anni fa - ha raccontato per tutta la vita, trasformando gli ultimi, gli emarginati, in protagonisti.
A quell’universo di umanità ferita e resistente, Federico Sciurpa, vicedirettore del Corriere dell’Umbria e dei quotidiani del Gruppo Corriere, dedica il volume Gli antieroi di Covili, edito da CoviliArte Edizioni. Si tratta di un libro che intreccia critica, narrazione e sguardo civile.
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L’opera attraversa i grandi cicli pittorici di Covili - Gli esclusi, Il Paese ritrovato, Francesco e L’ultimo eroe - per restituire la visione di un artista che ha fatto della dignità la propria lingua e della memoria il proprio messaggio morale.
Gino Covili non celebra eroi, ma uomini comuni: «ha dipinto chi non conta, chi resiste in silenzio, chi non avrà mai gloria», scrive Sciurpa.

Particolare rilievo è dato al ciclo Francesco, composto da 83 opere realizzate tra il 1992 e il 1994, che nel 2026 tornerà al centro delle celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi. Si tratta del ciclo contemporaneo più importante ed imponente sul mistico di Assisi.
In quelle tele - spiega l’autore - Covili racconta un Francesco terreno e universale, il santo della povertà e dell’ascolto che anticipa l’ultimo eroe possibile di un mondo smarrito, dipinto qualche anno dopo.
Il pittore del Frignano lo fa animato da una storia personale straordinaria che viene svelata nel volume.
Dal libro è nato anche lo spettacolo di parole, immagini e musiche “Cristo, mi hai ascoltato. Francesco, un’altra storia”, scritto e presentato dallo stesso Sciurpa e che vede sul palco l’attrice Franca Lovino e il musicista Claudio Mattioli con la straordinaria partecipazione di Vladimiro Covili (figlio del pittore emiliano).

Un reading presentato in anteprima nazionale alla Casa Museo Covili nel settembre scorso e al Santuario di San Damiano ad Assisi ad ottobre. Prossimamente sono in programma altre date.
Il reading traduce in forma scenica il dialogo tra pittura, parola e suono per restituire la forza visionaria del messaggio francescano e dell’arte di Covili.
Ne emerge un racconto corale, dove la pittura diventa linguaggio morale e spirituale, e allo stesso tempo politico (non politicizzato), capace di unire la memoria contadina e la tensione universale del Vangelo.

Gli antieroi di Covili non sono figure lontane: sono il riflesso di un presente (attualissimo) in cui la fragilità torna a essere misura dell’umano.
La presentazione del libro si terrà a Bologna, in una location prestigiosa come l’Antoniano. Un luogo ricco di significati.
L’appuntamento è per mercoledì 17 dicembre alle ore 20 presso la Mensa Padre Ernesto dell’Antoniano di Bologna.
Nell’ambito del progetto “Musica e Memoria: 70 anni di Antoniano tra note e solidarietà”, è in programma la proiezione del filmato d'archivio “Francesco di Gino Covili” e, appunto, la presentazione del libro “Gli antieroi di Gino Covili”, dove l’autore - Federico Sciurpa - dialogherà con Vladimiro Covili, figlio primogenito dell’artista.
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