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TEATRO

Scala, la Prima senza i milanesi doc Ornella Vanoni e Giorgio Armani. Tutti i vip attesi: da Mahmood a Pierfrancesco Favino

Rita Maffei

07 Dicembre 2025, 16:00

Scala, la Prima senza i milanesi doc Ornella Vanoni e Giorgio Armani. Tutti i vip attesi: da Mahmood a Pierfrancesco Favino

Ornella Vanoni e Giorgio Armani alla Scala

Sarà una Prima della Scala nel segno dell'assenza di due milanesi doc, Giorgio Armani e Ornella Vanoni. Entrambi grandi amanti del teatro e sempre presenti ogni 7 dicembre. Il Piermarini alzerà il sipario su ‘Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk’ di Dmitrij Šostakovič senza due dei suoi volti più iconici e senza il presidente della Repubblica Sergio Mattarella né la premier Giorgia Meloni.

Sarà una Prima emotivamente significativa senza Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre, e senza Ornella Vanoni, venuta a mancare il 21 novembre scorso. Armani non era soltanto un habitué del 7 dicembre, ma uno dei suoi protagonisti silenziosi: nel 2021 era diventato socio fondatore sostenitore del Teatro, e veste abitualmente molte delle signore che attraversavano il foyer del Piermarini, contribuendo a creare quell’eleganza riconoscibile che ha reso la Scala un evento non solo musicale ma culturale e di costume. Vanoni, irriducibile appassionata d’opera, era invece una presenza inconfondibile. Non mancheranno però figure altrettanto rappresentative della vita culturale italiana.

Tutti i vip attesi

Tra le autorità che saranno accolte il 7 dicembre dal presidente della Fondazione e Sindaco di Milano Giuseppe Sala e dal sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina sono attesi il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, il questore Bruno Megale, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, gli assessori alla Cultura della Regione Francesca Caruso e del Comune Tommaso Sacchi, la senatrice Liliana Segre e il senatore Mario Monti. Anche Sarah Rogers, Under-Secretary of State (Uss) for Public Diplomacy at the U.S. Department of State, assisterà alla Prima con il ministro Giuli. Assenti, invece, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Presente al completo anche il nuovo cda del Teatro: Giovanni Bazoli, Barbara Berlusconi, Diana Bracco, Giacomo Campora, Claudio Descalzi, Marcello Foa e Melania Rizzoli. Tra gli ex sovrintendenti hanno accolto l’invito Carlo Fontana, Alexander Pereira e Dominique Meyer. In platea, insieme a nomi dello spettacolo come Mahmood e gli ambassador Bmw Achille Lauro e Pierfrancesco Favino, una rappresentanza particolarmente folta del mondo della cultura cittadina. Tra le istituzioni culturali milanesi saranno rappresentate la Grande Brera con Angelo Crespi, la Triennale con Stefano Boeri, la Società del Quartetto con Ilaria Borletti Buitoni, il Salone del Mobile con Maria Porro, mentre per la Camera della Moda ci sarà Carlo Capasa. Ormai ospite abituale è l’artista Francesco Vezzoli.

Nutrito il drappello degli editori con Luca Formenton del Saggiatore, che ha appena annunciato un accordo triennale con il Teatro per la pubblicazione di libri di argomento musicale e teatrale, Massimo Bray direttore dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, il managing director di Ricordi Marco Mazzolini, la presidente di Adelphi Teresa Cremisi, la Direttrice della Nave di Teseo Elisabetta Sgarbi, il Direttore di Classica HD Piero Maranghi e Mario Calabresi, direttore di Chora Media che proseguirà anche nel 2026 la collaborazione con il Teatro alla Scala con il podcast La vertigine.

Non poteva mancare in sala il massimo esperto italiano di Šostakovič, il professor Franco Pulcini, già direttore delle Edizioni del Teatro, che sul compositore ha scritto un libro di riferimento. Con lui un’autorità assoluta sulla cultura e la letteratura russa, il professor Fausto Malcovati. Molte le presenze del mondo del teatro; dall’estero la Sovrintendente della Staatsoper Unter den Linden di Berlino Elisabeth Sobotka, il sovrintendente dell’Opera di Monaco Serge Dorny, il regista e sovrintendente dell’Opera di Amburgo Tobias Kratzer, il direttore artistico della Royal Opera House di Londra Oliver Mears, il direttore artistico del Teatro Real di Madrid Joan Matabosch, la direttrice artistica e generale designata della Monnaie di Bruxelles Christina Scheppelmann, il direttore artistico e generale dell’Opera di Muscat Umberto Fanni.

Dall’Italia il Presidente dell’Agis Francesco Giambrone, il presidente-sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Massimo Biscardi. Inoltre il regista Damiano Michieletto, la scenografa Margherita Palli, i direttori del Piccolo Teatro Claudio Longhi e Lanfranco Li Cauli, la presidente del Teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah e la direttrice dell’AsLiCo Barbara Minghetti. Come ogni anno saranno in sala al completo insieme al direttore del corpo di ballo Frédéric Olivieri e all’étoile Nicoletta Manni i primi ballerini scaligeri Timofej Andrijashenko, Antonella Albano, Martina Arduino, Marco Agostino, Claudio Coviello, Nicola Del Freo, Alice Mariani, Virna Toppi e Antonino Sutera. Oltre 80 i giornalisti in sala, cui si aggiungono cronisti, fotografi e troupe nel foyer. La Prima della Scala si conferma la serata d’opera più seguita dalla stampa internazionale, con presenze da Francia, Germania, Israele, Lettonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svizzera.

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