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Torna questa sera, lunedì 10 novembre, su Rai 1 Il commissario Ricciardi. Nato dalla penna di Maurizio de Giovanni, la fiction - con protagonista Lino Guanciale - è arrivata alla sua terza stagione che si svilupperà in quattro prime serate. La prima puntata, dal titolo Per mano mia, indaga su un duplice omicidio a pochi giorni da Natale. Ecco alcune curiosità sul Commissario e sull'episodio.

L'idea di scrivere di un commissario che vede le vittime, di morte violenta, nel loro ultimo momento di vita, è nata per caso nel 2005: "Avevo già 48 anni e lavoravo al Banco di Napoli - ha raccontato lo scrittore Maurizio de Giovanni al Corriere della Sera -. Dei miei colleghi mi iscrissero, a mia insaputa, al concorso Tiro Rapido indetto dalla Porche. La gara si svolgeva dentro al caffè Gambrinus e in altre cinque città italiane".
"Eravamo seduti al tavolino, avevamo un computer e 15 ore di tempo per partorire una storia. E io, che non avevo mai scritto niente, mi guardavo intorno cercando ispirazione. Dietro la vetrata, compare una zingarella, di quelle che chiedono l’elemosina. Cominciai a fissarla e lei mi fa una linguaccia e scompare. Preoccupato mi guardo intorno, temendo che qualcun avesse notato il mio sguardo e immaginasse che avevo importunato la ragazzina. Invece solo io l’avevo vista. Da lì nasce il mio commissario Ricciardi: uno che vede le vittime, di morte violenta, nel loro ultimo momento di vita, nel loro ultimo pensiero tagliato di netto, come una pellicola che resta impressionata da una forte luce. Insomma vede quello che gli altri non vedono".
Nato dalla penna di Maurizio de Giovanni, il primo episodio si ispira all'omonimo libro Per mano mia. Il Natale del commissario Ricciardi, pubblicato da Einaudi nel 2011.
Sia il romanzo che l'episodio si svolgono nel periodo delle feste a Napoli, quando la città - nel romanzo - si prepara alla prima di Natale in casa Cupiello.
La storia ruota sul contrasto tra il fascino delle feste natalizie a Napoli - tra vetrine e presepi - e la povertà che si riversa, nel periodo fascista, nelle strade della città partenopea.
Sebbene nella serie si tratti dell'undicesimo episodio, per quanto riguarda l'ordine dei libri, Per mano mia è la quinta indagine del commissario.
Raffaele Maione, il Brigadiere che affianca Ricciardi nelle indagini, nel libro assume, per la prima volta un deciso ruolo di comprimario.

Se il primo episodio è ispirato a Per mano mia, nelle tre prime serate che seguiranno, le storie del commissario prendono spunto da altrettanti romanzi. Il secondo, dal titolo I vivi e i morti, racconta dell'omicidio di un farmacista con un punteruolo, ed è ispirato all'omonimo romanzo. Stessa cosa per Il purgatorio dell'angelo - la terza serata -, romanzo (ed episodio) che parla della morte del gesuita Padre Angelo. Infine, la puntata conclusiva della stagione - dal titolo Il pianto dell'alba - chiude il ciclo del commissario con un colpo di scena struggente.
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