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Miriam Leone ospite stasera a GialappaShow: scopri l'ultimo film Amata tra recensione e trama

Annalisa Ercolani

20 Ottobre 2025, 21:25

Miriam Leone ospite stasera a GialappaShow: scopri l'ultimo film Amata tra recensione e trama

Miriam Leone e il film Amata

Miriam Leone sarà la co-conduttrice d’eccezione vicino a Mago Forest. Il duo sarà sul palco ironico e divertente di GialappaShow stasera, lunedì 20 ottobre, su TV8. L'attrice è reduce dal successo al cinema con il film Amata insieme a Stefano Accorsi. La pellicola, diretta da Elisa Amoruso e ispirato al romanzo di Ilaria Bernardini, affronta il delicato e complesso tema della maternità attraverso un racconto che intreccia due storie femminili profondamente diverse. La regista parte da un potente fatto di cronaca realmente accaduto, ossia il ritrovamento di un neonato a Milano accompagnato da una drammatica lettera, per offrire una parabola esistenziale sulle crisi, le rinunce e le contraddizioni che attraversano la vita delle donne in Italia.

Due protagoniste allo specchio

La storia segue i percorsi paralleli di Nunzia, Tecla Insolia, giovane studentessa siciliana trapiantata a Roma, e Maddalena, Miriam Leone, ingegnera di successo sposata con Luca, Stefano Accorsi. Nunzia, alla ricerca di indipendenza e affermazione, scopre di essere incinta e si trova di fronte a un momento di svolta che cambia ogni prospettiva. Maddalena invece, nonostante una vita apparentemente perfetta, affronta il dolore dell’assenza di un figlio, vissuta come un vuoto incolmabile all’interno della propria esistenza borghese. Le due donne incarnano così due facce opposte della medesima medaglia: la maternità desiderata e la maternità imprevista, entrambe accomunate da ansie, paure e contraddizioni che il film mette a fuoco con decisione.

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Un racconto diviso e una scrittura fragile

Il film alterna sapientemente i punti di vista delle due protagoniste, utilizzando il montaggio come strumento narrativo per far dialogare le loro vicende. Tuttavia, questa coraggiosa costruzione formale cede spesso il passo a una scrittura insicura, didascalica e a tratti troppo pedagogica. Se Nunzia – sostenuta da una convincente Tecla Insolia – regala i momenti migliori della pellicola, meno riusciti risultano i passaggi con Miriam Leone e Stefano Accorsi, limitati a tonalità emotive austere e poco sfaccettate.

Limiti e potenzialità del film

Amata parte da intenzioni ambiziose, ma non riesce fino in fondo a mantenere la coesione narrativa promessa nei suoi inizi più convincenti. Il racconto finisce per sfaldarsi, perdendo l’occasione di chiudere il cerchio sui paradossi della maternità nella società contemporanea italiana e preferendo una narrazione più intima e autoreferenziale. Nonostante questo, la pellicola si distingue per coraggio e sensibilità, sottolineando l’urgenza di riflettere su un tema tanto complesso quanto attuale.

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