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Johnson Righeira, "L'estate sta finendo" fu scritta in inverno. La storia dietro al tormentone

L'iconica hit estiva degli anni '60 era destinato a diventare un simbolo delle estati italiane

Claudia Boccucci

19 Settembre 2025, 21:45

Johnson Righeira, "L’estate sta finendo" fu scritta in inverno. La storia dietro al tormentone

Nel 1985, quando le radio libere dominavano l'etere e le cassette giravano negli stereo portatili, i Righeira, duo torinese formato da Stefano Righi (Johnson Righeira) e Stefano Rota (Michael Righeira), pubblicarono il brano L’estate sta finendo, destinato a diventare un simbolo delle estati italiane. A quarant'anni dalla sua uscita, la canzone continua a evocare nostalgia e malinconia, unendo generazioni con il suo mix di leggerezza pop e riflessioni profonde sul tempo che passa.

Le origini, un'idea nata in inverno

L'estate sta finendo nacque in inverno, in un contesto apparentemente opposto alla sua ambientazione estiva. La prima versione del brano, una "proto-versione", risale al 1980, quando Stefano Righi aveva appena vent'anni e nessuna esperienza amorosa alle spalle. Ispirato dalle sonorità degli anni '60, in particolare da artisti come Peppino di Capri ed Edoardo Vianello, il giovane Righi scrisse una strofa semplice ma universale: "L’estate sta finendo e un anno se ne va, sto diventando grande lo sai che non mi va". Il testo rifletteva la sua paura di crescere e di affrontare le responsabilità della vita adulta. Inizialmente, il brano era un pezzo acustico, più vicino allo stile di Nico Fidenco, come rivelato dal produttore Carmelo La Bionda. Fu solo nel 1985, dopo il successo di Vamos a la playa (1983) e No tengo dinero (1983), che i Righeira decisero di rielaborarlo insieme ai fratelli La Bionda, pionieri della disco music italiana. La versione definitiva, arricchita dal celebre ritornello "La-languidi bri-brividi" e da un'intro di sassofono suonata da Claudio Pascoli, trasformò il brano in un perfetto connubio tra malinconia e ritmo ballabile

La produzione

La registrazione di L'estate sta finendo avvenne nei Logic Studios di Milano, un ambiente all'avanguardia per l'epoca. Oltre ai La Bionda, al progetto parteciparono il tastierista Hermann Weindorf e Sergio Conforti (Rocco Tanica di Elio e le Storie Tese), che contribuì all'arrangiamento e all'introduzione del brano. La canzone si distinse per l'uso di strumenti elettronici tipici degli anni '80, combinati con sonorità orchestrali sintetizzate e l'iconico sassofono, che richiamava l'easy listening di Fausto Papetti

Il successo

Nonostante i dubbi iniziali della casa discografica CGD, che temeva che un'uscita a maggio potesse compromettere il potenziale estivo del brano, L'estate sta finendo divenne un successo immediato. Entrò nella Top 10 italiana il 20 luglio 1985, raggiungendo la prima posizione il 17 e 24 agosto, e vinse il Festivalbar di quell'anno. Il brano si impose come nono 45 giri più venduto del 1985 in Italia e fu incluso nella colonna sonora del film Il commissario Lo Gatto di Dino Risi, con Lino Banfi. A differenza delle classiche canzoni da spiaggia degli anni ’60, come Abbronzatissima o Sapore di sale, L'estate sta finendo esprimeva un distacco consapevole dalla fine dell'estate, trasformando il brano in una riflessione sull'adolescenza che sfuma e sui sogni traditi della giovinezza. 

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