Raoul Bova e la verità sugli audio rubati: "Non mi sono piegato alle minacce e ai tentativi di estorsione"

Raoul Bova è stato ospite della puntata domenicale di Verissimo. E, nell'intervista a Silvia Toffanin, ha rotto il silenzio parlando per la prima volta del caos mediatico che lo ha travolto dopo la diffusione sul web dei suoi messaggi audio privati. "È stato un momento particolarmente intenso che ho dovuto elaborare. Inizialmente non capivo l'entità e la gravità di cosa stesse succedendo. Non ho accettato minacce, le ho rispedite al mittente, come il tentativo di estorsione che ho subito. "Non mi piego alle minacce di nessuno e non ho niente da nascondere" ho risposto. Nessuno dovrebbe farlo, perché credo nella giustizia, è giusto affidarsi a quelle che sono le autorità, convinto che chi fa questo tipo di azioni sta facendo qualcosa di sbagliato. Chi lo fa poi non lo farà soltanto una volta, e diventa un incubo".

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"Bisogna andare in giro a testa alta, riesci se sei convinto di esserti comportato nel migliore dei modi con te stesso. In questo caso il giudice più importante è lo specchio. La gente che mi conosce sa chi sono, sa quelle che possono essere state le mie vicende personali, non giudica e rispetta le mie decisioni. Nonostante la delusione e la sofferenza sull'accanimento mediatico, che non si è fermato sollo alla presa in giro" ha proseguito Raoul Bova nel corso dell'intervista.

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"Mi hanno detto che avrei perso tutto: "altro che Don Matteo, ti rovino anche la vita matrimoniale". Quando poi in realtà il mio rapporto di coppia è da tempo che aveva situazioni interne che cercavamo di gestire con riservatezza. Dal punto di vista sentimentale non è mai stato un problema, non temevo nessun tipo di rivalsa. Non pensavo nemmeno che avrebbe fatto tutto questo clamore la notizia. Il mio pensiero poi è stato, ma se questa cosa ha fatto venire pensieri strani a me, cosa può provocare in una ragazza?" ha concluso così sulla questione l'attore intervistato al programma di Canale 5.