televisione
Alberto Matano e Gianluigi Nuzzi
Quando Davide Maggio mette mano alle pagelle televisive, il verdetto non è mai banale. Stavolta tocca al nuovo pomeriggio di Canale 5 e al talk di Rai 1 firmato Alberto Matano. Due programmi diversi, due approcci distanti, ma entrambi finiti sotto la lente.
Voto 5 per Dentro la Notizia. Il titolo promette di calare lo spettatore nel cuore dell’attualità, ma la realtà è ben meno entusiasmante. La cronaca nera funziona, in tv come nei giornali, ma se tutto diventa nero, dalle notizie al contesto, il rischio è quello di soffocare lo spettatore in un’atmosfera cupa e ripetitiva. Un contenitore pomeridiano dovrebbe aprire finestre anche su altro, dare respiro, alternare i registri. Qui, invece, si resta incollati a un solo binario, e il risultato è un programma che più che accompagnare il pubblico lo appesantisce. Non a caso, il voto è un 5 che sa di bocciatura.
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Va un po’ meglio ad Alberto Matano, che si porta a casa un 6. Non brilla per originalità nei contenuti, che restano quelli consueti di ogni talk pomeridiano, ma ha saputo imprimere una sua cifra stilistica: ordine, confezione curata, inviati capaci. Un lavoro che avrebbe meritato qualcosa in più, se non fosse per un dettaglio che non sfugge all’occhio del critico. Matano, complice una certa vanità, si concede il vezzo di condurre a braccia scoperte, mostrando bicipiti in primo piano. Un vezzo che, più che dare informalità, rischia di trasformarsi in ostentazione. E così, scherza Maggio, non vorremmo ritrovarcelo in canottiera nelle prossime puntate. Da qui il voto finale che resta inchiodato alla sufficienza.
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