L'intervista
La richiesta di intervista le arriva nel bel mezzo delle prove ma non si scompone, dietro la promessa di soli quindici minuti di chiacchierata Eva Grimaldi si prende una pausa per raccontare al Corriere di cosa tratta il suo nuovo spettacolo Anime in affitto che debutterà in anteprima al Todi Festival giovedì 4 settembre al Teatro Nido dell’Aquila (ore 21).
E’ la sua prima volta al Festival tuderte pur essendo nel mondo dello spettacolo dal 1987, televisione, cinema, teatro, con un curriculum veramente impressionante tra film interpretati (a cominciare da L’intervista di Fellini, ma anche L’angelo con la pistola di Damiani, Tolgo il disturbo di Risi e Giorni felici a Clichy di Chabrol), serie televisive (Il bello delle donne, Mogli a pezzi, Pupetta, tanto per citarne alcune), programmi tv (Drive in, Ballando con le stelle, L’isola dei famosi, Grande Fratello) e teatro, il suo preferito (La signora in rosso, Buonasera Bettino, Il marito di mio figlio). Nella vita privata è stata sentimentalmente legata a Lele Mora, a Vittorio Sgarbi, a Gabriel Garko, a Fabrizio Ambrosio che ha sposato e poi lasciato e nel 2019 si è unita civilmente con Imma Battaglia, nota attivista e politica italiana, una delle figure leader del movimento per i diritti LGBT in Italia.
Parliamo subito del nuovo spettacolo, prodotto da Maximo Event di Nicolò Nazzari, che si avvale delle musiche originali di Bungaro e Max Calò e delle voci di Franco Mannella e Monica Ward. “Il testo” spiega Eva “ l’hanno scritto Claudio Insegno e Step Minotti, Claudio sarà anche con me sul palcoscenico nei panni di mio marito.
- E’ la prima volta che lavora con Insegno?
No, abbiamo fatto l’anno scorso due spettacoli al Teatro Bracco di Napoli. Tra noi c’è una straordinaria alchimia, una vera empatia e in palcoscenico si vede. Per me ha costruito un bellissimo personaggio, a volte un po’ folle , dalle tante sfaccettature. E’ un personaggio difficile da portare in scena però confesso che mi sento sicura, anche se “sicura” è un parolone quando sei su un palcoscenico dove non puoi imbrogliare.
- Di cosa tratta la commedia?
E’ la storia di una coppia in crisi, entrambi sono in coma e si trovano all’improvviso in Paradiso al cospetto di Dio. L’Onnipotente propone loro di tornare sulla terra con nomi diversi, Beppe e Rita , con altri corpi, senza conoscersi con la raccomandazione di non rifare gli stessi errori. Loro accettano, così si ritrovano di nuovo come due sconosciuti sulla terra, si rincontrano, si innamorano e puntualmente rifanno gli stessi errori.
- Quale è la morale?
Che il destino ti fa sempre conoscere nella vita lo stesso tipo di persona, che si fanno sempre gli stessi errori. E’ una commedia dove si ride spesso ma con dialoghi molto interessanti. Ci saranno a mio avviso parecchie coppie in sala che si identificheranno in Beppe e Rita.
- Lei ha un incredibile curriculum professionale ultratrentennale. Quale è stato il periodo più bello ed emozionante della sua carriera?
Forse quando ho fatto il primo film, “Mia moglie è una bestia”. Mi ha dato l’input per partire. Prima facevo la benzinaia. Mi ha fatto entrare nel mondo del cinema. Però ora lo tradisco per il palcoscenico, senza il teatro non potrei vivere.
- Perché le è più congeniale il teatro?
E’ più sulle mie corde . Mi piace sentire il respiro del pubblico e anche far sentire il mio respiro al pubblico. Quando mi addormento a casa sento ancora gli applausi. E’ bello chiudere gli occhi con il sorriso sulle labbra sapendo di aver fatto un buon lavoro.
- Ho visto che anche nelle sue interviste on line non ha mai remore a parlare della sua sessualità. Perché non le piacciono i segreti o perché è particolarmente empatica?
Non bisogna aver paura di parlare di se stessi. Non mi piace avere delle etichette ma se proprio dobbiamo metterle allora le dico che aio sono pansessuale (provare attrazione verso persone di qualsiasi genere n.d.r). Amo Imma, amo l’amore.
- Sua moglie Imma e i suoi familiari più stretti in privato la chiamano Eva (il suo nome all’anagrafe è Milva Perinoni (n.d.r.) oppure Milva?
Orami da anni, dal 1986, tutti mi chiamano Eva
- Nel 2008 lei ha partecipato a Ballando con le stelle. Oggi lo rifarebbe?
Subito.
- Perché si è divertita o perché ha imparato a ballare?
A quei tempi bisognava imparare a ballare veramente. Con regole ben precise. Il collo del piede, il braccio, la mano e poi non si parlava del privato, non c’erano rapporti con i giudici come oggi. Sarebbe bello se mi richiamassero per una puntata. Inoltre avevo in Simone De Pasquale un insegnante meraviglioso.
- Stessa domanda per L’Isola dei famosi. Ci tornerebbe?
Io rifarei tutto quello che ho fatto sinora. L’Isola dei famosi la consiglio a tutti i miei colleghi. Hai tutto il tempo di stare a contatto con la natura, di ascoltare te stesso, di darti delle risposte. E’ un’esperienza particolarmente interessante.
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